PRIMO PIANO

Estorsione e minacce a carrozziere: arrestato ex finanziere

Arrestati nel Ragusano un ex finanziere e il figlio, entrambi finiti ai domiciliari. Si tratta di Orazio Musumeci, di 59 anni, già allontanato dal Corpo agli inizi degli anni 2000 per indegnità, e del figlio Vincenzo, di 33: sono accusati di tentata estorsione continuata in concorso e, solo il padre, di calunnia e truffa aggravata. […]

Pubblicato 4 anni fa

Arrestati nel Ragusano un ex finanziere e il figlio, entrambi finiti ai domiciliari.

Si tratta di Orazio Musumeci, di 59 anni, già allontanato dal Corpo agli inizi degli anni 2000 per indegnità, e del figlio Vincenzo, di 33: sono accusati di tentata estorsione continuata in concorso e, solo il padre, di calunnia e truffa aggravata.

L’operazione è stata condotta dai carabinieri di Modica. I due volevano estorcere denaro a un carrozziere modicano.

Le indagini, coordinate da sostituto procuratore Monica Monego, “sono partite dalla denuncia dell’artigiano che ha avuto fiducia nel nostro operato”, ha spiegato il capitano Francesco Ferrante. L’artigiano conosceva Orazio Musumeci, ex graduato delle fiamme gialle. Aveva avvicinato il carrozziere in grave difficolta’ economica e che aveva necessita’ di pagare un debito tributario di 70 mila euro.

Musumeci aveva proposto alla vittima, raggirandola, di intervenire per corrompere un funzionario (inesistente) per ritardare la partenza procedura esecutiva. Per questo il piccolo imprenditore ha pagato diverse migliaia di euro.

“Quando aveva deciso di non pagare più, i Musumeci hanno seguito moglie e famiglia, lo hanno aggredito e hanno cercato di aumentare lo stato di ansia e costringerlo a pagare. Avevano presentato anche querela nei confronti del carrozziere per dire che l’artigiano avrebbe minacciato loro”. Sono stati acquisiti documenti ed immagini audio video.

“L’indagato aveva fatto firmare fogli in bianco alla vittima sui quali aveva poi scritto che c’era il riconoscimento di un fantomatico debito che l’artigiano aveva nei loro confronti – ha spiegato il capitano Ferrante – con questo debito il finanziere aveva ottenuto dal giudice di pace anche un decreto ingiuntivo”.

L’Arma ha diffuso anche le fotografie degli arrestati per sollecitare, se vi fossero altri casi, le denunce.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *