RISERVATO ABBONATI

Complice la sterile presenza dei parlamentari meridionali continuano a spolparsi  le ossa del Sud

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 8 mesi fa

Dalle manovre governative il Sud, ancora una volta, viene penalizzato. La plateale minaccia della mafia (qualora fosse vero) a Calderoli conferma il danno che essa ha arrecato alla Sicilia . 

“Il meridione sarà sempre penalizzato in forza di una sterile presenza dei parlamentari meridionali. Quasi sempre assenti nelle commissioni preposte alla ripartizione dei fondi statali. Inoltre, il Sud ha perduto il ministero della Cassa per il Mezzogiorno che rappresentava una fonte di spesa sicura a sostegno delle zone più di disagiate del Paese prive di condotte idriche, elettriche e fognarie. La situazione dei comuni del sud è sotto gli occhi. Anziché procedere alla prosecuzione della Cassa preposta agli interventi a favore del meridione il parlamento con la benedizione dei deputati meridionali ha deciso di eliminarla con grave nocumento per le popolazioni del Sud. È così il Nord ha abrogato la Cassa per il Mezzogiorno per accaparrarsi i fondi a favore principalmente del Lombardo-Veneto. Dall’Unità d’Italia la Sicilia subì forti contraccolpi a causa del predominio dei deputati del nord che ancora oggi continua. Oggi i deputati e senatori meridionali più scarsi di numero, sono nel parlamento inerti e manomessi; i  settentrionali sono sempre bene intesi. Tutte le grandi spese di opere pubbliche, ferrovie, canali, trafori, autostrade, porti ed aeroporti sono a vantaggio del Settentrione. Nulla o pochissimo per il meridionale. Grave pregiudizio per il Sud la rappresentanza di nordisti eletti nel Mezzogiorno. Da qui il pianto  di coccodrillo di Calderoli”.

Si ripete il contagio berlusconiano dei partiti personali. L’italica “melonìa” sta a dimostrarlo.

Berlusconi è stato il fondatore del partito-padrone. Era inconcepibile nella prima cosiddetta repubblica vedere il Pci con accanto Togliatti, e poi Longo o Berlinguer così per la Democrazia Cristiana, Psi, Pli, Psdi. Msi. Berlusconi ha messo fine ai congressi, ai dibattiti sulle tesi politiche. Sul simbolo di partito emerge il nome del capo-padrone che ha il potere di fare liste elettorali a suo piacimento dal nord al sud e portare in parlamento i suoi più stretti collaboratori. Dominio assoluto dei capi che per non avere eventuali intralci politici coinvolgono i propri familiari: sorelle, cognati, cugini, fratelli. Con l’evoluzione di detto potere amico-familiare, suffragato dall’attuale legge elettorale, il Paese corre un grave rischio. Il dato più eloquente è l’astensionismo degli elettori con alta percentuale di non votanti. Una classe politica che quando è all’opposizione spara sul Governo e quando è al Governo rinnega tutto il suo bagaglio politico. Viene meno ogni forma di coerenza operativa e politica per dare spazio solamente alla propaganda”.

Le feste di piazza fioriscono grazie allo “zio” assessorato che integra le paghette di babbi e nonni per i giovani disoccupati. Il comune di Agrigento ringrazia e responsabilizza lo “zio” per l’effimero educazionale.

“Non è lo zio d’America. Si tratta invece dello zio assessore con casa a Palermo, il quale profondamente innamorato dei nipoti agrigentini sostiene le loro feste e gli intrattenimenti artistici e musicali al mare e alla Valle dei Templi. Uno zio candido, generoso e premuroso verso i cari e affettuosi nipoti agrigentini. Tra lo zio e i nipoti si è da tempo instaurato un ponte di cultura e di promozione artistica della nostra città. Il fermento c’è e si vede.  Una volta tanto la regione siciliana, sempre avida nei confronti della nostra città, riserva una particolare attenzione attraverso  lo zio assessorato che ha saputo farsi carico di tante belle iniziative con artisti di valore come la Elettra Lamborghini. Va detto che alcune volte è direttamente lo zio ad offrire alla nostra città importanti avvenimenti artistici altre volte sono i nipoti a chiedere la realizzazione di altri interessanti spettacoli. Di questo magnifico rapporto parentale a guadagnarci per fortuna sono i nostri concittadini”.

A chi compete la pulizia esterna del vecchio ospedale agrigentino accerchiato dall’erba alta?

“Domanda da un milione di euro. Premetto che  all’interno dell’ex nosocomio operano diversi uffici regionali e che sono frequentati giornalmente da un numeroso pubblico. La domanda è assai pertinente e va rivolta ai diversi uffici regionali operanti nel grande stabile di via Giovanni XXIII per capire a chi di loro compete l’effettuazione della pulizia dell’intera superficie esterna. I soggetti sono l’Azienda sanitaria locale, la Motorizzazione, la Soprintendenza e la Protezione civile. Ebbene, nell’indifferenza generale dei predetti Uffici l’erba è alta, il degrado c’è e si vede, e tanto  pattume in giro. Occorre un tavolo operativo tra i quattro uffici per risolvere un grave pericolo per i cittadini”.

La Consulta del turismo di Agrigento, quale documento ha approvato in vista del 2025?

“La riunione dell’assemblea della Consulta del turismo seppure in ritardo sui tempi, si inquadra tra  i soggetti chiamati ad offrire suggerimenti, proposte, indirizzi in ordine al grande appuntamento previsto per il 2025. In atto non si conosce il contenuto delle proposte formulate ed approvate dalla Consulta quale strumento di supporto dell’assessorato al turismo. Quel  che conta è la sintesi della proposta collegiale per arricchire il programma e per dare la massima disponibilità operativa, A questo punto si appalesa la necessità di conoscere il contenuto del documento”.

0 commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *