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Da Agrigento a Cannes e ritorno nella “Sicilia puttanissima”

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia Agrigentina”

Pubblicato 1 anno fa

Come spesso abbiamo discusso nelle nostre conversazioni le cronache di questi giorni ci confermano come  la Sicilia e le sue location siano state considerate una sorta di  luna park o peggio come se avessero le fattezze di una escort. Non dimentichiamo che la nostra amministrazione comunale l’anno scorso elargì diverse decine di migliaia di euro alla produzione della fiction tv Makari. Oggi le notizie di passerelle siculo-francesi hanno fatto sobbalzare il Presidente della Regione Schifani per le spese esorbitanti dell’assessorato al Turismo. Lo scrittore Pietrangelo Buttafuoco l’altra settimana nel presentare il suo libro “Son cose che passano” presso la  Biblioteca Lucchesiana di Agrigento ha amaramente  confermato tra immobilismi e nefandezze il profilo di una Sicilia puttanissima

“Senza una vera programmazione finalizzata alla promozione turistica culturale della Sicilia  tutto diventa effimero e spreco delle risorse pubbliche. Il presidente della regione Schifani ha il dovere di sapere sino in fondo la procedura di spesa da parte dell’Assessorato al turismo. La Regione Sicilia non può essere il bancomat per le varie iniziative turistiche culturali e di promozione attraverso film e fiction che le vengono sottoposte. La Sicilia deve sapere investire attraverso un programma di lungo periodo evitando ogni tentativo di arricchimento spesso improprio di messaggeri dell’arte, del teatro, della musica,  della cultura”.

Nessun politico regionale ha pensato di inserire nel Pnrr la struttura aeroportuale per la parte centro meridionale della Sicilia.

E’ inconcepibile che i deputati regionali e nazionali non abbiano individuato la struttura aeroportuale per Agrigento, una fonte di sviluppo per il nostro territorio fortemente interessato al turismo e alla promozione culturale con i suoi riferimenti a scrittori famosi a partire dal Premio Nobel Luigi Pirandello per proseguire con Leonardo Sciascia, Andrea Camilleri, Tomasi di Lampedusa, Antonio Russello. Ed ancora un territorio dalle grandi potenzialità come la Valle dei Templi con oltre un milione di visitatori e la Scala dei Turchi. Per non parlare del Palacongressi, una struttura importante per la politica congressuale. Senza aggiungere altro l’aeroporto è il toccasana per la rinascita della fascia centro-meridionale della Sicilia. Non averlo inserito nel Pnrr costituisce un gravissimo errore e una imperdonabile disattenzione politica”.

Ancora la Giunta  comunale di Agrigento è deficitaria di incarichi assessoriali dopo le dimissioni di Picarella e Lala. Sarebbe meglio ormai affidare la gestione della città (o delle città)  ad una intelligenza artificiale.

“Non si comprende siffatto silenzio da parte dei partiti che sorreggono l’attuale maggioranza né da parte di quelli dell’opposizione. Una Giunta comunale del tutto monca non lascia ben sperare sul piano politico-amministrativo. Il sindaco a questo punto ha il dovere di diffidare i vari referenti concedendo un breve margine di tempo, trascorso il quale sarà libero di procedere alla nomina degli assessori. Lo farà? Staremo a vedere. Comunque, la situazione col trascorrere dei giorni diventa sempre più difficile a fronte delle notizie che riguardano il numero degli aspiranti assessori. A quel punto non sarà più un problema di due assessori ma di un vero rimpasto. Comunque staremo a vedere l’evoluzione della crisi”.

La città attende ancora risposte sullo stato di fatto riguardante il parcheggio incompiuto di piazzale Rosselli.

“Si tratta di una posizione o meglio di un contenzioso tra l’impresa aggiudicataria e l’Ente appaltante. Sono trascorsi ormai diversi decenni dall’abbandono dei lavori senza più conoscere i motivi del contenzioso. A questo punto è del tutto naturale chiedere ovvero sollecitare la fine della causa legale tra l’impresa appaltatrice e il Comune nella qualità di Ente appaltante. Il tempo continua a danneggiare la struttura rimasta incompiuta. Il sindaco, a questo punto, ha il dovere di informare l’opinione pubblica sullo stato del contenzioso”.

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