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Dopo le “Quirinalizie” finiamola con gli equilibrismi fittizi

Conversazione nella “Sicilia agrigentina” di Diego Romeo con Paolo Cilona

Pubblicato 2 anni fa

Tiriamo un sospiro di sollievo. In prima pagina ci metterei la rielezione a presidente della Repubblica di Sergio Mattarella cui va il nostro affetto e l’augurio di buon lavoro. L’elezione del capo dello Stato ha prodotto “riflessioni interne” nella Lega e nei 5Stelle. Addirittura Fratelli d’Italia ha indicato una “rifondazione del centro destra” e ha subito “calato l’asso” in Sicilia  designando Musumeci  per la seconda volta governatore nelle prossime elezioni regionali. Quali riflessi di assetto politico si potranno avere nelle regioni e nei comuni?

“Credo che nessun riflesso politico interesserà la periferia in quanto a nessuno piace scendere dal cavallo o meglio di lasciare la poltrona nel nome della coerenza o dell’appartenenza. Quel che è accaduto a Roma resta circoscritto proprio nei palazzi parlamentari. Oggi purtroppo non esistono direttive da parte delle segreterie nazionali dei partiti che possano coinvolgere le periferie. Questo dato nasce dalla consapevolezza che non incidono più le decisioni romane, in quanto non esistono più i partiti di una volta”.

L’ingovernabilità del paese ha sempre dipeso da apposite leggi elettorali, Mattarellum, Rosatellum e altre “porcate” varie, (leggi  “porcellum”), intese a tutelare i partiti in quel momento al governo. Il proporzionale puro  credi che potrà garantire meglio i partiti e i cittadini elettori?

“Il malessere parte principalmente dalle leggi elettorali. Le coalizioni sono una presa in giro come abbiamo assistito negli ultimi anni. Le leggi elettorali sono frutto della momentanea furbizia dei capi partito i quali nello spirito di ottenere il maggiore vantaggio hanno cambiato il sistema elettorale con grave nocumento alla stabilità dei governi. Maggioranze improprie e perniciose hanno dimostrato scarsa affinità politica. L’ultimo ventennio è stato condizionato da leggi contro natura politica come il Mattarellum, il Porcellum, il Rosatellum . Oggi non è più tempo da perdere con equilibrismi fittizi. Occorre riprendere il proporzionale puro. Il Paese a mio avviso dovrà essere considerato come un condominio dove tutti i condomini concorrono sulla base delle quote millesimali. Lo sbarramento è come escludere dal diritto di partecipazione all’assemblea il condomino proprietario di un piccolo appartamento. Ad esempio occorre ritornare alle circoscrizioni per rinforzare il rapporto tra eletti ed elettori”.

La Regione siciliana si appresta al rinnovo, Musumeci non si lascia divorare e la Meloni lo ha indicato nuovo governatore.  Che ne sarà dei gattopardi  salmodianti e delle iene che ridono?

Non tutto sarà tranquillo per il quadro politico siciliano. Ci ritroveremo nella stessa posizione di dieci anni fa allorquando il centro-destra con i due candidati in lizza  aprì la strada a Crocetta. Se la destra in conflitto permanente con Musumeci (FdI) e Miccichè (FI) scenderà ancora una volta divisa, la sinistra ha buone opportunità di farcela. A meno che accordi di potere e di ripartizione, il centrodestra troverà il punto d’incontro per un’ altra legislatura. In Sicilia la sinistra non gode tanto di buona salute, come è dimostrato in molte città come Agrigento dove il PD non ha nessun consigliere comunale”.

C’entrano anche le conseguenze “quirinalizie” nel ventilato rimpasto al comune di Agrigento?  Ci sembra impossibile evitare le agrigentine  “riflessioni interne”.  Forza Italia, per esempio, dovrà ridare fiducia alla Giunta Comunale che tra l’altro continua a ricevere la doverosa e generosa attenzione dell’assessore regionale forzaitaliota Marco Zambuto che era stato “rifiutato” come candidato sindaco da Fratelli d’Italia, oggi  felicemente governanti. A meno che non si voglia “la botte piena e la moglie ubriaca” mentre i “destini di Agrigento” vengono appena sfiorati.

“A quanto si dice è in corso una verifica all’interno della maggioranza consiliare per una rotazione all’interno della Giunta. La questione dei Suv sta attraversando la politica comunale in modo incisivo sul piano dell’appartenenza dove qualche forza politica rivendica una posizione più decisiva in Giunta per togliere alle  minoranze argomenti di disappunto. Certo le recenti prese di posizione di Hamel e di altri consiglieri ed in particolare del rappresentante del Codacons Di Rosa ha risvegliato il confronto politico. Staremo a vedere”.

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