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Silenzio sui parcheggi incompiuti e perfino l’aeroporto è stato bocciato in barba ad una legge

Diego Romeo e Paolo Cilona conversano nella “Sicilia agrigentina”

Pubblicato 1 anno fa

Da oltre un anno abbiamo posto il problema della gestione del Parco dell’Addolorata e quell’altro sempre insoluto relativo agli impianti sportivi di Villaseta. La governance non risponde forse perché non riesce a pensare?

“La mancata attenzione in ordine alla gestione del Parco della Addolorata conferma in modo inequivocabile l’assoluto disinteresse del Comune che preferisce lasciare l’intera area nel più assoluto abbandono. Eppure nelle precedenti conversazioni avevamo indicato la strada da percorrere per il bene di Agrigento capitale della cultura 2025. In poche battute avevamo proposto la cessione dell’intera area al Parco Archeologico Valle dei Templi in comodato d’uso. Una scelta vantaggiosa per il Comune ed un’opportunità per il Parco che potrà porre attenzione e tutelare le antiche tombe degli akragantini e nel contempo utilizzare il grande teatro di pietra dell’Addolorata. Il silenzio sul problema conferma il disinteresse delle istituzioni, dei partiti e degli operatori culturali”.

Nelle ultime elezioni le candidate donne erano circa il 50%. Oggi sono scomparse dalla Giunta comunale.

“La politica è donna solo all’atto della formazione delle liste elettorali. Escludendo qualcuna delle candidate elette nei vari Consigli, la stragrande maggioranza delle donne segnano il passo e nessuno più si ricorderà di loro. Una forza solo di cornice quella delle donne, in quanto la politica nella sua essenza è maschilista. Un esempio per tutti. Nelle elezioni comunali di Agrigento nella lista Fratelli d’Italia le donne erano tredici su ventitré che hanno dato un grosso contributo al partito, ottenendo risultati significativi come Maria Assunta Di Matteo con 267 voti, seguita da Paola Antinori con 210 voti, Francesca Montante con 148 e Daniela Ilardi con 104 voti. In giunta solo i consiglieri eletti. Eppure il valore delle donne è notevole ed è al pari dei buoni amministratori. Nei consigli comunali sono pochi e nelle giunte sono mosche bianche. Per fortuna a guidare la politica nazionale vi sono donne assai impegnate come l’attuale capo del governo e della segretaria nazionale del Pd. Il resto, purtroppo, sono solo foglie d’autunno che crescono e poi cadono”.

Regna il silenzio assoluto sul parcheggio incompiuto di piazza Fratelli Rosselli. All’ultim’ora apprendiamo che l’aeroporto sollecitato anche dall’on. Pisano è stato bocciato in barba alla legge 111 del 1971. La città della cultura quando smetterà di attendere ancora?

“Da anni regna il silenzio sul posteggio di piazza fratelli Rosselli. Si tratta di un silenzio atavico su un’opera importante ed utile per la città. Il consiglio comunale purtroppo sta zitto al pari della Giunta, dimenticando che la città si appresta ad avere un ruolo nell’anno 2025. Chiediamo che il problema venga affrontato subito con l’impresa appaltatrice e mettere fine al contenzioso nell’interesse generale con l’augurio di rivedere in corso i lavori di ultimazione per poi fare il bando per la gestione dell’immobile. È compito del Comune aggredire e risolvere i problemi. E anche le speranze per la costruzione dell’aeroporto sono naufragate.  La rassegnazione è dura da sopportare”.

Perchè non coinvolgere i giovani delle scuole per iniziative e proposte ad “Agrigento città della cultura”?

“È una buona idea. I giovani con la loro fervida cultura non solo scolastica potranno offrire idee, proposte, progetti innovativi che possono essere centrali per Agrigento capitale della cultura. A due anni dall’evento appare utile una riunione da parte dell’assessore alla pubblica istruzione con i capi d’istituto per lanciare un programma di idee con al centro gli studenti delle scuole agrigentine. È un’occasione da non perdere con lo scopo di creare una forte sinergia tra il mondo della scuola con quello della civica amministrazione. Sono sicuro che da questa simbiosi operativa uscirà una originale proposta culturale”.

Raffaello Politi sarà ricordato con una targa per avere realizzato nella sua abitazione nel 1835 il Teatro Filodrammatico. Le cronache di allora registrarono la presenza di Alexandre Dumas, amico del Politi.

“Ricordare Raffaello Politi è un dovere culturale e soprattutto un atto di gratitudine per la sua storia umana ed artistica. Nella casa ove visse ed operò sarà collocata una targa per ricordare che l’eccelso archeologo fondò il Teatro Filodrammatico nel quale svolse con sperimentata maestria il ruolo di attore protagonista. Nel corso di una famosa sua recita partecipò come ospite d’onore il grande scrittore francese  Alexandre Dumas con il quale mantenne un rapporto di sincera amicizia. Un avvenimento storico che la nostra città registrerà”.

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