Santa Elisabetta

S.Elisabetta, al via i lavori di recupero dell’antico Bevaio dei Margi

Lavori per un importo pari a 25.000 mila euro

Pubblicato 3 mesi fa

“Al via i lavori di quella, che ancora, ai nostri giorni, viene conosciuta come “brivatura di Margi”, di notevole importanza per il valore storico che assume nella memoria dei sabettesi e di quanti si sono trovati a vivere ed attraversare il territorio e le campagne; era uno degli elementi tipici e caratterizzanti del paesaggio agricolo dell’antico paese.” Lo rende noto il sindaco Mimmo Gueli.
Posta in una zona a ricchissima vocazione agricola, la contrada “Carbonia”, lungo una delle più antiche trazzere, strettamente legate alla transumanza e al pascolo, è ancora oggi silenzioso simbolo dei ritmi dell’antica cultura contadina.
La sua costruzione risale ai primi anni 50 ad opera dell’ E.R.A.S. Ente per la Riforma Agraria in Sicilia, che perseguiva l’obiettivo di supportare, sia in termini finanziari sia in termini di assistenza tecnica, l’attività di colonizzazione del latifondo e la costruzione di infrastrutture.

La brivatura di “Margi, che si annovera tra queste ultime, sita tra i territori di Santa Elisabetta e Aragona, evoca le tradizioni e gli usi di un lontano passato che le riconosceva la funzione di assicurare ai contadini ed ai pastori il prezioso liquido proveniente direttamente dalla sorgente del Voltano. La doppia vasca, la grande a forma rettangolare e la piccola più bassa semicircolare, riforniva, negli anni ormai lontani, i piccoli greggi, le mandrie e gli animali da soma, che i contadini portavano a bere per poi riprendere il cammino.
In particolare il progetto e i lavori che saranno realizzati dall’impresa Damiano Catuara prevede:
la pulitura lapidea delle vasche in blocchi di pietra calcarea; La sistemazione del bevaio, attraverso la pavimentazione dell’area di pertinenza, l’illuminazione delle aiuole, le panchine; Le opere di delimitazione dell’area, con il ripristino degli antichi muretti in pietra.
“L’importanza di questi luoghi risiede essenzialmente nel loro significato simbolico e storico essendo dei punti di riferimento identitari del territorio.
Muove da queste considerazioni la visione e l’azione dell’Amministrazione che ne ha promosso il recupero a valere su un finanziamento di 25.000 euro, ottenuto sul fondo per le infrastrutture sociali dal Dipartimento di Coesione territoriale”, ha concluso il sindaco Gueli.

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