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Randagismo, l’Oasi Ohana: “il sindaco tace, da oggi iniziano le denunce in Procura”

Dopo l'incontro con il sindaco Viola racconta Chiara Calasanzio nessuna soluzione in merito al problema del randagismo

Pubblicato 8 mesi fa

Ho mantenuto il riserbo fino ad oggi per dare tempo al sindaco di Santa Margherita di Belice e alla sua Amministrazione di verificare la situazione e iniziare a mettere in pratica quanto discusso. Ma ad un mese dall’inutile incontro, e a fronte di un irrispettoso, insopportabile e pericoloso silenzio, è arrivato il momento di raccontare tutto e di comunicare a loro e a voi cosa succederà adesso.” Questa la nota di sfogo di Chiara Calasanzio dell’Oasi Ohana che si occupa da tempo di accudire e aiutare i cani randagi nel comune di Santa Margherita di Belice. Qualche mese addietro, dopo che alcuni cani sono stati trovati bruciati, alcuni trafitti da lance di ferro, e dopo molti abbandoni e altrettanti casi di cani lasciati a morire per strada, la volontaria è stata convocata dal sindaco Gaspare Viola per un incontro in Comune.

A distanza di 41 giorni, cioè dall’incontro con il sindaco e l’assessore Di Giovanna, tutto tace, nessuno c’ha fatto più sapere nulla, i nostri consigli non sono stati ascoltati, e adesso le madre di 13 cuccioli più tutte le altre già segnalate per la sterilizzazione saranno di nuove incinte”, racconta nel post Chiara Calasanzio. “Abbiamo per prima cosa fatto presente che l’idea di realizzare un ambulatorio per le sterilizzazioni è una idea priva di senso, perché ogni veterinario ha un suo ambulatorio e basta fare delle convenzioni senza buttare al vento soldi pubblici (anche se al momento di questo ambulatorio non esiste alcun progetto); facciamo presente che le sterilizzazioni di massa sarebbero potute partire già il giorno dopo grazie all’Asl di Sciacca, con cui avevamo già parlato, che aveva messo a disposizione gratuita l’ambulatorio, e noi avremmo messo gratuitamente il mezzo, il trasporto, il carburante e la degenza post operatoria; inoltre avevamo già in carico i 13 cuccioli lasciati per strada dopo il verbale di accertamento e dopo la decisione amministrativa di lasciarli al loro destino. Avevamo chiesto un aiuto economico per il loro mantenimento e che il Conune si facesse carico della chippatura che sarebbe stata gratuita se solo il sindaco avesse chiamato l’Asl. Serviva tempestività. Tutto ciò non è avvenuto, e a fronte delle richieste di adozione che già arrivavano e che rischiavano di saltare, abbiamo provveduto a chipparli a nostre spese (260 euro) così come abbiamo pagato i tre vaccini per tutti e 13 (780 euro) spendendo un totale di 1.040 euro, mantenimento escluso. Avevamo chiesto di trovare una soluzione immediata per far fronte alla chiusura del canile e alla saturazione di quelli di zona e di cancellare l’idea che lasciare per strada i cani fosse la soluzione. Dal Comune ancora oggi nessuna notizia“, prosegue Calasanzio. “Da questo momento ritiriamo ogni disponibilità di collaborazione offerta al Comune di Santa Margherita di Belice e al suo sindaco Gaspare Viola. Nessuno, tra mediatori, portavoce ed emissari si permetta più di chiamarmi. Da questo momento per ogni cane ritrovato in strada seguiremo la procedura di legge e se sarà lasciato in strada INOLTREREMO OGNI VOLTA UNA DENUNCIA ALLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI SCIACCA. Andate a lavorare e fate il vostro dovere. Sono veramente amareggiata e delusa, mi sento presa in giro perché evidentemente ero stata convocata solo per tapparmi la bocca e zittirmi per un po’. Molti esponenti della maggioranza mi hanno tolto il saluto, “offesi” dalle mie “accuse”: nessuno vi ha costretti a candidarvi e ora che siete stati eletti dovete occuparvi dei problemi comunali, e il randagismo è uno di questi. Io mi batterò sempre per gli animali che non hanno voce, sono sempre la stessa che in campagna elettorale elogiavate, ora sono diventata cattiva?” conclude la volontaria dell’Oasi Ohana.

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