Emergenza Covid-19

Covid-19, sindaco firma ordinanza anti-stazionamento

Il provvedimento segue la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto di Agrigento

Pubblicato 3 anni fa

Divieto di stazionamento e di assembramento nei fine settimana (venerdì, sabato e domenica) di novembre allo Stazzone e in Via Gaie di Garaffe. Lo ha disposto il sindaco Francesca Valenti, con propria ordinanza, come misura di contenimento e contrasto della diffusione in città del virus Covid-19. 

Cosa prevede l’ordinanza

Il divieto parte da oggi e sarà in vigore fino al prossimo 29 novembrecon possibilità di reiterazione e di modificazione in ragione dell’evolversi della situazione epidemiologica. Il provvedimento segue la riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica convocato dal Prefetto di Agrigento l’11 novembre e applica una norma del decreto del presidente del Consiglio dei Ministri del 3 novembre contenente nuove misure per fronteggiare l’emergenza in corso in tutt’Italia tra cui la chiusura di strade e piazze dove si possono creare situazioni che mettono in pericolo la salute pubblica. 

Dove non si potrà stazionare

I divieti di assembramento e di stazionamento riguardano nel dettaglio:  Località Stazzone: area compresa tra le vie e le piazze Via Lido Esperanto (già Via Stazzone), Lungomare Mulino Cuore, Piazzale Ferdinando II; Gaie di Garaffe, tratto compreso tra il molo di ponente (Ufficio Circondariale Marittimo) e il Vicolo Spiaggia.  È, comunque, “fatta salva la possibilità di solo attraversamento e di accesso e deflusso agli esercizi commerciali legittimamente aperti e tutte le altre attività consentite dal Dpcm, nonché alle abitazioni private, avendo cura in ogni caso di rispettare il distanziamento interpersonale di almeno un metro e l’utilizzo di dispositivi di sicurezza personali”. Si ricorda che nelle attività consentite dal Dpcm vanno rigorosamente osservate le prescrizioni contenute nei relativi protocolli di sicurezza. Per i trasgressori è prevista una sanzione che va da 400 a 1.000 euro

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