Sciacca

Sciacca, consegnati i lavori per il recupero e riapertura Viadotto Cansalamone

La riapertura del viadotto è prevista per il mese di giugno del 2027

Pubblicato 42 minuti fa

Con la cerimonia di firma dei verbali, la Struttura per il contrasto del dissesto idrogeologico guidata dal presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha consegnato oggi i lavori per il recupero e la riapertura del viadotto Cansalamone di Sciacca, nell’Agrigentino.

“Raggiungiamo un altro importante risultato sul fronte della sicurezza dei collegamenti – commenta il presidente Schifani – investendo risorse importanti nella tutela del territorio e nel sistema viario di nostra competenza. La riapertura del viadotto, prevista per il mese di giugno del 2027 non potrà che accrescere l’attrattività di un’area che ha una grande vocazione turistica, e allo stesso tempo assicurare la massima sicurezza dell’arteria viaria e la salvaguardia della pubblica incolumità”.

Nella sede del Comune di Sciacca erano presenti il direttore degli Uffici di piazza Ignazio Florio, Sergio Tumminello, il sindaco di Sciacca, Fabio Termine, il rup Marco Ferrante e, per l’impresa aggiudicataria, Gaspare Monticciolo e Carlo Prestipino. Il ponte, costruito alla fine degli anni Sessanta, è chiuso alla circolazione dal 2014. Negli ultimi decenni, si legge in una nota, un degrado progressivo che gli interventi eseguiti nel 1999 sono riusciti soltanto in parte a contrastare. La chiusura al transito ha causato gravi problemi alla circolazione viaria del comprensorio. Tra i più penalizzati, i residenti dei quartieri di San Marco, Foggia e Carbone che, per raggiungere il centro di Sciacca, hanno dovuto attraversare necessariamente il quartiere Perriera. Il Consorzio stabile valori Scarl di Roma, che si è aggiudicato l’appalto in virtù di un ribasso del 27,9 per cento e per un importo di 6,8 milioni di euro, avrà diciotto mesi di tempo per ultimare l’intervento.

“Si cercherà di anticipare la conclusione dei lavori, d’intesa con l’impresa, allo scopo di restituire prima possibile all’utenza un collegamento di grande importanza, ponendo fine ai disagi che si protraggono da anni”, assicura Tumminello. Tra le misure tecniche previste per la ristrutturazione, il consolidamento delle fondazioni, il rifacimento della piastra di appoggio e dei giunti e il ripristino dei freni sismici. Si procederà, infine, con il rifacimento dell’intera pavimentazione stradale e con la sistemazione idraulica dell’omonimo torrente che scorre sotto la grande struttura. Nell’ultima fase sarà eseguita la rimozione dei materiali ammalorati, con la realizzazione di una nuova armatura. 

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