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Sciacca: il comune nega la sanatoria ad una trentina di immobili costruiti vicino alla battigia

Nello scorso mese di ottobre, la procura della repubblica di Sciacca ha indagato l’ex dirigente comunale Giuseppe Bivona per omissioni di atti d’ufficio. La vicenda riguarda più di 100 immobili che non potevano beneficiare della sanatoria del 1985, perlopiù strutture realizzate all’interno della fascia dei 150 metri dalla battigia che non potevano essere sanate. In […]

Pubblicato 5 anni fa

Nello
scorso mese di ottobre, la procura della repubblica di Sciacca ha
indagato l’ex dirigente comunale Giuseppe Bivona per omissioni di
atti d’ufficio. La vicenda riguarda più di 100
immobili che non potevano beneficiare della sanatoria del 1985,
perlopiù strutture realizzate all’interno della fascia dei 150
metri dalla battigia che non potevano essere sanate. In tutto circa
150 provvedimenti che non sarebbero stati notificati, a Sciacca, agli
interessati. Adesso
il comune di Sciacca, anche sulla spinta di questa indagine, sta
dando corso alla notifica di una trentina di provvedimenti emessi
nelle ultime settimane dal dirigente del Settore Urbanistica. Sono
indirizzati ai titolari di immobili costruiti dopo il 1976 e che si
trovano entro i 150 metri dalla battigia. Gli edifici abusivi sono
prevalentemente nelle zone di San Giorgio, San Marco e via Lido.
Copia di questi provvedimenti è stata inviata alla Procura della
Repubblica presso il Tribunale di Sciacca, all’Assessorato
Regionale Territorio ed Ambiente, alla Soprintendenza ai Beni
Culturali ed Ambientali di Agrigento e all’Ufficio del Genio Civile
di Agrigento. Chi riceve il diniego può ricorrere al T.A.R. Sicilia
o al Presidente della Regione, entro i termini previsti dalla legge.
Una volta che il rifiuto della sanatoria diventerà definitivo si
procederà alle demolizioni dei manufatti abusivi.

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