Kick boxing

Violenza, la kickboxer Peritore: “lo sport mi ha salvato e cambiato la vita”

La kickboxer professionista, originaria di Licata, oggi ha la possibilità di raccontare a tutti il suo "ultimo appuntamento"

Pubblicato 12 mesi fa

Continua la lunga scia di sangue di donne uccise per mano di ex fidanzati, ex mariti, ex amanti. L’ultimo caso è quello di Giulia uccisa con 20 coltellate e poi gettata in un dirupo da chi diceva di amarla. E’ quasi sempre l’ultimo appuntamento quello fatale; ma c’è Gloria Peritore, kickboxer professionista, originaria di Licata, che oggi ha la possibilità di raccontarlo quell’ultimo appuntamento.

“Anche io, come tante donne, sono stata ad un “ultimo appuntamento”. Ma ho la fortuna di poterlo raccontare. Altre no. Ed è sotto gli occhi di tutti e tutte. È sempre dura per me espormi anche se da fuori può sembrare che non sia così. Ma lo faccio comunque, penso che ognuno di noi ha il dovere di fare ciò che può per cambiare le cose. Io sto provando a farlo con ciò che conosco meglio: lo sport”, dichiara Gloria Peritore che, dopo aversi lasciato alle spalle una relazione tossica in Sicilia, si è trasferita a Roma dove ha iniziato a praticare la boxe diventando una grande campionessa.
“Bisogna rimanere uniti per cambiare una società in cui ancora troppi uomini pensano che la donna sia una proprietà privata, in cui la parità di genere e la libertà delle donne è ancora lontana”, ha continuato la campionessa che ha lanciato un progetto “The shadow project” divulgando appunto i valori dello sport per contrastare la violenza.

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