Giudiziaria

Rubano 24 marmitte in due settimane, 5 arresti

Sono accusati di aver messo a segno ventiquattro furti in diciassette giorni

Pubblicato 1 anno fa

Palladio, rodio e platino: sono questi metalli prezioni a attirare i ladri di marmitte catalitiche nei comuni del Messinese, come nel resto del Paese: i carabinieri di Patti hanno arrestato cinque persone, mettendole ai domiciliari con braccialetto elettronico. I cinque, di eta’ compresa tra i 21 e i 38 anni, avrebbero fatto razzia di marmitte nelle notti dal 9 marzo scorso al 26 marzo in diversi comuni della provincia di Messina, quali Patti, Librizzi, Sant’Agata di Militello, Capri Leone e Capo d’Orlando.

I furti sono stati almeno 24, con modalita’ collaudate e consolidate nel tempo, caratterizzate da professionalita’, noleggi in rapida successione, di breve durata, di veicoli, individuando marca e modello sempre diversi; il raggiungimento nelle ore serali o notturne dei luoghi idonei alla concretizzazione del loro progetto predatorio, diversificando le localita’ in cui operare; l’individuazione di veicoli da cui trarne maggiore profitto per la presenza di metalli preziosi, definiti “nobili”, quali il palladio, il rodio e il platino, in quantitativi variabili da 1 a 15 grammi, che, in termini economici, sono altamente quotati nonche’ facilmente negoziabili in circuiti e mercati paralleli, da loro sistematicamente sottratti attraverso il taglio degli impianti di scarico delle autovetture prese di mira.

In ogni marmitta, spiega Quattroruote, si recuperano “in media 1,5 g di platino, 0,6 g di palladio e 0,02 g di rodio; in alcuni casi queste percentuali aumentano, e si puo’ arrivare a 3 grammi di palladio”. “Impiegati nei dispositivi per l’auto – prosegue Quattroruote – questi metalli fungono da catalizzatori, facilitando le reazioni chimiche; il palladio o il platino consentono di legare la molecola biatomica d’idrogeno e di cedere i due atomi, eliminando cosi’ le molecole tossiche, come il monossido di carbonio e gli ossidi di azoto, provocate dalla combustione del carburante. Se pensiamo che un grammo di Rodio e’ quotato circa 400 euro, mentre il Palladio vale circa 82 euro, il conto e’ presto fatto: ogni pezzo rubato puo’ rendere dai 100 ai 400 euro”.

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