Figli che aggrediscono madri: due arresti per maltrattamenti in famiglia
Anche in questi giorni, in cui la Questura di Palermo è costantemente impegnata nelle intense attività di controllo per l’osservanza delle misure finalizzate al contenimento del contagio da Covid 19, continuano le ordinarie attività. Alcune di esse, strettamente correllate alle restrizioni disposte in ambito epidemiologico, hanno subito una notevole impennata, in termini di reati, in ordine agli interventi […]
Anche in questi giorni, in cui la Questura di Palermo è costantemente impegnata nelle intense attività di controllo per l’osservanza delle misure finalizzate al contenimento del contagio da Covid 19, continuano le ordinarie attività. Alcune di esse, strettamente correllate alle restrizioni disposte in ambito epidemiologico, hanno subito una notevole impennata, in termini di reati, in ordine agli interventi effettuati dalla Polizia sia nel centro cittadino che in provincia.
In tale contesto la Polizia di Stato che è sempre attenta a quegli episodi di conflittualità tipici delle relazioni affettive in ambito familiare che possono trascendere in atti di violenza all’interno delle mura domestiche, ha tratto in arresto, in due distinte circostanze, due soggetti, una di 39 anni e l’altro di 20, poiché resisi responsabili dei reati di maltrattamenti in famiglia.
Nel primo episodio, gli agenti del Commissariato di P.S. “Oreto – Stazione” hanno tratto in arresto, in esecuzione all’ordinanza applicativa della custodia cautelare in carcere emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Palermo, D.A.P., palermitana di anni 39, poiché resasi responsabile di reiterati maltrattamenti nei confronti della madre. Il provvedimento cautelare è scaturito al termine di mirati servizi di riservato appostamento.
La donna si è resa nel tempo responsabile di reiterati maltrattamenti verso Ia madre convivente, infliggendole sofferenze fisiche e morali percuotendola con schiaffi, calci e pugni, minacciandola altresì di morte e cagionandole lesioni personali giudicate guaribili in giorni 25 s.c., con l’aggravante dei futili motivi.
L’indagata, nonostante fosse stata gia colpita dal provvedimento del divieto di avvicinamento e del divieto di dimora a Palermo, aveva continuato a replicare le sue condotte violente verso il genitore, manifestando in tal modo Ia sua pericolosita e rendendosi irreperibile aile continue ricerche dei poliziotti.
Dopo le formalita di rito, Ia donna è stata tradotta presso Ia casa Circondariale ” Lo Russo/Pagliarelli” a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.
Nel secondo episodio, i poliziotti del Commissariato di P.S. “Bagheria” si sono recati, su disposizione della Centrale Operativa, nel centro cittadino bagherese, dove su linea di emergenza 112 Nue, un minore segnalava il fratello maggiore picchiare la propria madre.
Sul posto gli agenti, dopo aver messo in sicurezza l’ambiente, hanno appreso dalla madre, visibilmente impaurita, provata e con vistosi lividi sul braccio e sul collo, come ormai da tempo fossero continui i litigi tra lei ed il figlio maggiore, D.A.A. 20enne. Nella circostanza a scatenare l’ira del giovane, sarebbe stato il diniego della donna a consegnare le chiavi dell’automobile.
I fatti raccontati dalla vittima sarebbero stati confermati dagli altri congiunti ascoltati dai poliziotti.
D.A.A., tratto in arresto nella flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni, è stato condotto presso la Casa Circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese, in attesa di udienza di convalida.