Palermo

La Guardia di Finanza festeggia 246 anni: il bilancio delle attività

Con l’adozione delle prescritte misure di distanziamento sociale e di protezione individuale, è stata celebrata questa mattina a Palermo, nel cortile interno alla Caserma “S. Ten. M.O.V.M. Giuseppe Cangialosi”, la ricorrenza del 246° anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza alla presenza del Prefetto di Palermo,S.E. il dott. Giuseppe Forlani e di una […]

Pubblicato 4 anni fa

Con l’adozione delle prescritte misure di distanziamento sociale e di protezione individuale, è stata celebrata questa mattina a Palermo, nel cortile interno alla Caserma “S. Ten. M.O.V.M. Giuseppe Cangialosi”, la ricorrenza del 246° anniversario della Fondazione del Corpo della Guardia di Finanza alla presenza del Prefetto di Palermo,S.E. il dott. Giuseppe Forlani e di una ridotta rappresentanza dei Reparti alla sede e del
personale in congedo della locale Sezione dell’Associazione Nazionale Finanzieri d’Italia. La cerimonia, preceduta dai riti dell’“Alzabandiera” e della deposizione di una corona per la “commemorazione dei caduti del Corpo” davanti al monumento che li ricorda, è stata presieduta dal Comandante Interregionale dell’Italia Sud-Occidentale, Generale di
Corpo d’Armata Carmine Lopez, accompagnato dal Comandante Regionale Sicilia,Generale di Divisione Riccardo Rapanotti.

Nell’occassione, è stata data lettura del messaggio augurale del Presidente della Repubblica e dell’Ordine del giorno speciale del Comandante Generale e, in conclusione, è stata recitata la “preghiera del Finanziere” dal 2° Cappellano Militare Capo del Corpo, Mons. Mario Raneri.

Il bilancio delle attività:

Nel 2019, la missione istituzionale improntata a garantire l’equità sociale e la libertà economica per i cittadini, le imprese e i professionisti onesti della Sicilia, ha impegnato i reparti dislocati sul territorio dell’Isola in 66.127 interventi operativi e 6.661 investigazioni delegate dalle Autorità giudiziarie e contabili, eseguiti con il supporto delle componenti specializzate del Corpo: il “pronto impiego”, le unità “cinofile antidroga e antivaluta” e il “soccorso alpino”, nonché con il dispositivo aeronavale cui sono affidate le funzioni di “polizia del mare”. 

Lotta all’evasione, all’elusione e alle frodi fiscali 

La vigilanza sul corretto andamento delle Entrate, nel corso del 2019, ha impegnato i reparti siciliani della Guardia di Finanza in complessive 4.444 investigazioni, tra ispezioni d’iniziativa e indagini disposte dall’Autorità Giudiziaria, dalle quali è scaturita la denuncia di 792 soggetti (di cui 26 arrestati) per le condotte evasive più gravi (false fatturazioni; omessa dichiarazione; compensazioni di crediti erariali inesistenti; sottrazione, con artifici, dei patrimoni accumulati al ristoro dei debiti fiscali). 

Sono stati inoltre individuati 670 soggetti sconosciuti al fisco (evasori totali) e 1.026 datori di lavoro che utilizzavano complessivi 2.518 lavoratori “irregolari” e/o completamente “in nero”. 

Le indagini patrimoniali, per assicurare il recupero delle imposte evase nei confronti di responsabili di reati tributari, hanno consentito il sequestro di beni e disponibilità finanziarie per € 98,5 milioni, mentre le proposte di sequestro / confisca rimesse nello stesso periodo alla valutazione delle AA.GG. dell’Isola ammontano a oltre € 176 milioni

Comando Regionale Sicilia della Guardia di Finanza – S.M. – Ufficio Operazioni – Sezione Stampa e Relazioni Esterne Via Cavour n. 2 – 90133, Palermo – tel. 091.7442221 – fax 091.7442339 – e-mail: pa0210013@gdf.it 

Guardia di Finanza COMANDO REGIONALE SICILIA 

Il contrasto al contrabbando dei prodotti soggetti alle Accise, ha consentito di denunciare: 

111 soggetti per sottrazione all’accertamento di circa 35 mila tonnellate di carburanti; 

100 persone (di cui 54 arrestate), responsabili del contrabbando di tabacchi lavorati esteri, sequestrati per 25,7 tonnellate. 

Nel comparto dei giochi e delle scommesse sono stati eseguiti 447 controlli, conclusi con il sequestro di 238 punti clandestini di raccolta scommesse e di 112 tra apparecchi elettronici e postazioni destinati al gioco illegale, nonché con la segnalazione all’A.G. di 82 soggetti per irregolarità nell’esercizio di attività del genere. 

Contrasto agli illeciti a danno della Spesa Pubblica e all’illegalità nella Pubblica Amministrazione 

Il presidio a tutela del corretto impiego delle risorse comunitarie, nazionali e regionali, mirate al sostegno dell’impresa e del lavoro, nonché di quelle destinate alla realizzazione di opere e alla fornitura di servizi essenziali per la collettività, nel periodo in esame ha fatto registrare: 

241 interventi ispettivi sulla regolarità di incentivi erogati (all’industria, all’agricoltura e alla pesca, nonché alla formazione), concluse rilevando frodi per oltre € 61 milioni e reati a carico di 268 persone (di cui 8 tratte in arresto); 

34 accertamenti su appalti e forniture pubbliche hanno evidenziato irregolarità su flussi di denaro pubblico superiori a € 70 milioni e responsabilità penali a carico di 61 soggetti, di cui 9 tratti in arresto; 

1.708 controlli sulle prestazioni previdenziali e assistenziali, oltre che sulle varie forme di prestazioni sociali agevolate, dai quali sono emerse indebite concessioni per quasi € 563 mila erogati e 314 violazioni di natura penale. 

I 260 contesti investigativi affrontati nell’ambito delle attività a tutela della “legalità nella Pubblica Amministrazione” hanno consentito di accertare irregolarità di rilievo penale a carico di 869 persone, di cui 70 tratte in arresto. Nel dettaglio: 

• il peculato quantificato ammonta a € 10 milioni

• sono state accertate condotte corruttive/concussive per circa € 1,2 milioni complessivi. 

In questo segmento operativo le investigazioni economico-patrimoniali, mirate ad aggredire i beni accumulati con frode a danno della spesa pubblica, hanno portato al sequestro penale di beni e liquidità per oltre € 53 milioni

La consolidata collaborazione con la Procura Regionale della Corte dei Conti nella lotta agli “sprechi”, ha consentito di rilevare 152 casi di danno erariale, per totali € 144 milioni di risorse della collettività risultate deviate dalla loro corretta destinazione, con la relativa responsabilità amministrativa rispettivamente attribuita a 403 soggetti. 

Contrasto alla criminalità economico-finanziaria anche organizzata 

Il contrasto alle infiltrazioni della criminalità nell’economia legale, con investigazioni avvalorate dallo sviluppo investigativo di 1.231 segnalazioni di operazioni finanziarie sospette pervenute dalla Banca d’Italia, nel 2019 ha consentito di aggredire i patrimoni illecitamente accumulati e bloccare numerosi traffici ed interessi criminali. 

In particolare, è stata esplorata la posizione economico-patrimoniale di 183 soggetti, indiziati di contiguità ai sodalizi di tipo mafioso e/o di trarre sostentamento dai traffici illeciti. Tali investigazioni hanno inoltre interessato i familiari e/o prestanome degli indiziati, per un totale di 1.327 persone fisiche, nonché 381 persone giuridiche agli stessi ricondotte anche grazie a complesse analisi bancarie e finanziarie. 

Nei confronti di 57 destinatari di tali accertamenti, è stato proposto all’Autorità giudiziaria il sequestro e/o la confisca, per complessivi € 370 milioni di beni e disponibilità finanziarie. 

Le indagini nel comparto hanno altresì fatto individuare specifiche condotte di tipo mafioso nei confronti di 112 persone, di cui 55 tratte in arresto, nonché consentito di denunciare 128 responsabili di azioni mirate al “trasferimento fraudolento di valori”, ossia ad eludere, con artificiosi passaggi di proprietà ed intestazioni fittizie, l’aggressione patrimoniale prevista dalle norme antimafia su beni per complessivi € 10 milioni

Nello stesso periodo, sui beni e le disponibilità finanziarie di 144 soggetti sono state applicate misure di: 

• confisca definitiva, in totale per € 569 milioni; 

• sequestro, per € 136 milioni complessivi. 

 Più in generale, la tutela dell’economia e del corretto andamento dei mercati ha visto concludere 117 indagini in materia di reati fallimentari, per un complessivo valore di € 275 milionidistratti dal ristoro dei creditori, con la denuncia di 300 persone (di cui 33 tratte in arresto) e il sequestro di beni per circa € 85 milioni

Le investigazioni sul riciclaggio ed il reimpiego di capitali illeciti, accertati per circa € 36 milioni, hanno consentito di rilevare responsabilità penali a carico di 249 soggetti (di cui 23 tratti in arresto). Inoltre 45 persone sono risultate responsabili di reati finanziari, di cui 19 (6 gli arrestati) per condotte usurarie. 

Inoltre, sono stati effettuati 744 controlli in tema di contrasto all’abusivismo e all’immissione in commercio di prodotti illegali, perché pericolosi per i consumatori, lesivi del made in Italy e/o dei marchi industriali e agroalimentari, oltre che dei prodotti che violano i diritti della proprietà intellettuale. 

Tale azione ha consentito il sequestro di oltre 19 milioni di prodotti illegali di ogni genere (in particolare: 5 milioni di giocattoli; 2 milioni di capi di abbigliamento ed accessori moda; 2 milioni di prodotti dell’elettronica; 10,7 tonnellate di derrate alimentari) e segnalare all’A.G. 457 persone per violazioni penali alle norme di settore, nonché contestare cospicue sanzioni amministrative nei confronti di 241 imprese. 

Concorso nella tutela della sicurezza interna ed esterna del Paese 

In tale ambito, grazie anche al prezioso presidio delle acque territoriali e delle coste dell’Isola svolto nell’ambito delle funzioni di “polizia del mare” dalle Sezioni del Reparto Operativo Aeronavale, nel periodo in esame, sono stati così conseguiti importanti risultati in materia di: 

• lotta al traffico di sostanze stupefacenti, che ha fatto registrare il sequestro di hashish e marijuana per 13,18 tonnellate e cocaina per 36 Kg., oltre che la denuncia di 381 persone, di cui 163 arrestate; 

• contrasto all’immigrazione clandestina via mare, con l’arresto di 38 soggetti coinvolti a vario titolo nello sfruttamento di tale fenomeno, oltre al sequestro di 55 imbarcazioni, mentre i migranti intercettati sono stati 2.610

• tutela dell’ambiente, nel cui settore sono state individuate 7 discariche abusive, sequestrate 6.000 tonnellate di rifiuti illegalmente smaltiti e denunciate 231 persone. 

BILANCIO OPERATIVO NELLO STATO DI EMERGENZA DA COVID-19 

Per l’anno in corso, il dispositivo operativo della Guardia di Finanza in Sicilia – in linea con l’attività del Corpo a livello nazionale – è stato ricalibrato tenendo conto degli effetti sul piano economico-finanziario dell’emergenza epidemiologica da COVID-19. 

Sono oltre 103 mila i controlli eseguiti su persone e imprese, dallo scorso mese di marzo, nell’ambito del supporto operativo fornito ai Comitati Provinciali per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica ai fini dell’attuazione delle misure di contenimento dell’emergenza epidemiologica, con 413 persone denunciate, per violazioni connesse all’emergenza e circa 2.400 sanzioni amministrative comminate. 

L’attenzione concentrata sulle truffe a danno dei cittadini e sugli effetti distorsivi sulle dinamiche dei prezzi determinati da condotte fraudolente, ha portato al sequestro di quasi 700 mila tra mascherine ed altri dispositivi di protezione individuale, nonché di 10 mila flaconi di prodotto illecitamente immesso sul mercato come “igienizzante”. 

Quindi, l’attività d’intelligence e le più qualificate risorse investigative sono state orientate a scongiurare il rischio che la criminalità organizzata tragga linfa vitale dalle misure destinate al rilancio dell’economia, intensificando l’azione di contrasto sia alle condotte fraudolente mirate a depredare tali flussi di denaro pubblico che ad altri specifici delitti, quali: 

• l’usura, il riciclaggio ed il reimpiego delle disponibilità di illecita provenienza, funzionali all’infiltrazione criminale nei principali segmenti del tessuto produttivo regionale; 

• le condotte corruttive e di mala gestio, che espongono agli interessi dei sodalizi criminali gli apparati della Pubblica Amministrazione chiamati ad assicurare la corretta destinazione di tali risorse al sostegno della ripresa. 

In tale contesto, nei primi 5 mesi del 2020 sono stati eseguiti accertamenti patrimoniali nei confronti di 535 soggetti, in esito ai quali sono state proposte misure di sequestro per complessivi 255 milioni di euro, mentre i beni sottoposti a sequestro o confisca nello stesso periodo hanno raggiunto un valore totale di oltre 115 milioni di euro. 

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