Aragona

Aragona, comitato cittadino scrive al sindaco: “Costituire una unità di crisi contro il Covid”

E’ la richiesta inoltrata da Fabio Caramazza, Parisi Gerlando, Salamone Elio, Falzone Alfonso, Graceffa Luciano, Calogero Picone a nome di un comitato cittadino, al sindaco Giuseppe Pendolino.

Pubblicato 3 anni fa

Costituire al più presto un’unità di crisi composta dai medici di famiglia, da biologi, farmacisti, Forze dell’Ordine, dal Dirigente scolastico, dai medici della locale Asp per fronteggiare e monitorare la diffusione del covid ad Aragona.

E’ la richiesta inoltrata da Fabio Caramazza, Parisi Gerlando, Salamone Elio, Falzone Alfonso, Graceffa Luciano, Calogero Picone a nome di un comitato cittadino, al sindaco Giuseppe Pendolino.

I rappresentanti del comitato, ritengono che le biologhe Giovanna Lattuca e Filippa Alongi, “possano dare un valido e concreto supporto al Primo Cittadino, poiché sono coloro che hanno contezza della reale situazione epidemiologica nella comunità, rispettando sempre un rigoroso e assoluto rispetto della privacy. In tale situazione, questi professionisti rappresentano un importante valore aggiunto per il nostro paese – si legge ancora nella nota inviata a Pendolino – e possono suggerire importanti azioni da mettere in campo per contrastare la diffusione del contagio”.

Chiedono inoltre di conoscere il motivo per il quale ai ragazzi che hanno avuto contatti con un docente risultato positivo, l’Asp di Agrigento ha manifestato l’intenzione di non effettuare loro i tamponi, ma porli solamente un isolamento fiduciario per 14 giorni a differenza di quanto avvenuto nei paesi limitrofi.

“Riteniamo opportuno soprattutto – prosegue la nota -, mettere in atto uno screening di massa attraverso test rapidi in modalità drive in, alla popolazione scolastica e tutti quei cittadini che volontariamente si vogliono sottoporre al tampone.

Sarebbe altresì il caso, qualora si verificassero altri contagi all’interno di una scuola, di effettuare un’immediata sanificazione degli edifici scolastici, attraverso una ditta specializzata nel settore e che sia in possesso dei requisiti richiesti dal protocollo sanitario. Crediamo che è non più il tempo di aspettare, ma di porre in atto misure idonee per contrastare in maniera efficace l’evolversi dei contagi. Dobbiamo fare rete e dimostrare tutti, in questo difficile momento, di avere grande senso di responsabilità” concludono i rappresentanti del comitato cittadino.

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