Continua a salire senza sosta la curva del contagio in provincia di Agrigento facendo registrare numeri che mai si erano visti per quanto riguarda i nuovi positivi.

Sono, infatti, circa 5 mila gli agrigentini che hanno contratto il virus e – secondo l’ultimo bollettino regionale – ieri si è registrato un nuovo picco con un +1.579.

“Il virus si sta diffondendo in maniera incontrollata” ha dichiarato il manager dell’Asp, Mario Zappia, nel consueto appuntamento settimanale sulla situazione epidemiologica nel territorio. Numeri che, inevitabilmente, finiscono per avere ripercussioni anche sulle ospedalizzazioni. L’ospedale di Ribera ha raggiunto quasi la capienza massima con 39 pazienti (su 42 posti) ricoverati nel reparto di medicina e 10 in terapia intensiva (posti letto esauriti). Per questo motivo è stato deciso di aprire anche il reparto Covid all’ospedale di Agrigento.

Sul fronte vaccino, invece, sembrano giungere buone notizie soprattutto per quanto riguarda le prime dosi: sono oltre 500 quelle inoculate negli ultimi tre giorni, testimoniando come anche i più diffidenti stiano cominciando a vincere le resistenze iniziali.

Male, invece, la campagna vaccinale sui bambini. Soltanto poco più del 5% della platea ha avuto somministrata la dose. E questo dato preoccupa soprattutto in vista dell’imminente apertura delle scuole prevista per lunedì 10 gennaio. La Regione, pur riconoscendo tutti i disagi e le preoccupazioni, ha deciso di non posticipare l’apertura dei cancelli.

Nelle ultime ore – però – diversi sindaci stanno provvedendo con ordinanze a sospendere le attività in presenza. E proprio nella giornata di ieri il presidente Musumeci ha firmato un provvedimento con cui ha istituito altre 42 zone arancioni sull’isola. Due tra questi comuni sono della provincia di Agrigento.

Si tratta di Canicattì e Palma di Montechiaro. Negli scorsi giorni i rispettivi sindaci, Vincenzo Corbo e Stefano Castellino, avevano richiesto ulteriori stringenti misure di contenimento in seguito all’aumento esponenziale dei nuovi casi di coronavirus. Nel comune dell’Uva Italia si “sfiorano” ad oggi i 700 positivi mentre nella città del Gattopardo sono oltre 300. La zona arancione sarà valida dal 9 gennaio fino al 19 gennaio compreso. Questi tutti i comuni che da domani entreranno in zona arancione: Agira, Aidone, Assordo, Augusta, Avola, Barrafranca, Calascibetta, Caltanissetta, Canicattì, Canicattini Bagni, Capizzi, Carlentini, Catenanuova, Centuripe, Cerami, Enna, Floridia, Francofonte, Gagliano, Castelferrato, Gela, Lentini, Leonforte, Melilli, Nicosia, Nissoria, Noto, Pachino, Palazzolo Acreide, Palma di Montechiaro, Piazza Armerina, Pietraperzia, Portopalo di Capo Passero, Priolo Gargallo, Regalbuto, Rosolini, Siracusa, Solarino, Sortino, Sperlinga, Troina, Valguarnera Caropepe, Villarosa. Le restrizioni della zona arancione non riguardano chi possiede il super Green pass, che si ottiene con la vaccinazione o la guarigione, ma sono dirette ai non vaccinati. Per quanto riguarda, invece, il dato regionale questi i numeri: sono 9.248 i nuovi casi di Covid19 registrati a fronte di 28.804 tamponi processati in Sicilia. Il giorno precedente i nuovi positivi erano 14.269. Il tasso di positività sale al 32% ieri era 24%.

L’isola è al quinto posto per contagi, al primo posto c’è la Lombardia con 18.663 casi, al secondo posto l’Emilia Romagna con 17.119 casi, al terzo il Lazio con 11.905 casi, al quarto la Campania con 9.739 casi. Gli attuali positivi sono 88.384 con un aumento di 8.268 casi. I guariti sono 971 mentre le vittime sono 9 e portano il totale dei decessi a 7.643. Sul fronte ospedaliero sono 1.138 ricoverati, con 75 casi in più rispetto a ieri; in terapia intensiva sono 135, 16 casi in più rispetto a ieri.

Sul fronte del contagio nelle singole province: Palermo con 1.229 casi, Catania 1.741, Messina 1.575, Siracusa 692, Trapani 725, Ragusa 405, Caltanissetta 849, Agrigento 1.579, Enna, 453.