Verranno fatti sbarcare a Messina i 182 Migranti a bordo della Ocean Viking, nave operata dalle organizzazioni non governative Medici senza frontiere (Msf) e Sos Mediterrane. E’ quanto disposto dal ministero dell’Interno.
L’approdo, come confermano questura e prefettura, e’ previsto nella prima mattinata di domani nello scalo peloritano dove da tempo non si verificano sbarchi di Migranti. A Messina c’e’ pero’ una rodata macchina dell’accoglienza che, come accaduto nel passato, sara’ predisposta per ricevere i Migranti, rifocillarli con acqua e cibo e per fornire anche una prima assistenza medica una volta che saranno sbarcati. Tra i 182 Migranti ci sono anche donne e bambini in tenera eta’: 14 i piccoli, tra loro uno di appena otto giorni. 

Succede alla vigilia dell’incontro per la redistribuzione dei Migranti tra gli Stati membri dell’Ue e’ al centro dell’incontro che i ministri dell’Interno di Italia (Luciana Lamorgese), Germania (Horst Seehofer), Francia (Christophe Castaner) e Malta (Michael Farrugia) che si svolgerà oggi a Vittoriosa presso La Valletta.

Come ricorda il quotidiano tedesco “Frankfurter Allgemeine Zeitung”, l’iniziativa e’ stata elaborata da Seehofer recependo le proposte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte. Il ministro dell’Interno tedesco ha, tra l’altro, reso noto che Germania e Francia sono disposte ad accogliere ciascuna il 25 per cento dei profughi soccorsi nel Mediterraneo e sbarcati in Italia, dove ne rimarrebbe il 10 per cento. Seehofer intende, dunque, costituire “un asse dei buoni” per la gestione dei Migranti nell’Ue. Per il ministro dell’Interno tedesco, se Germania e Francia appoggeranno Italia e Malta, altri membri dell’Ue potrebbero seguire l’esempio, come i Paesi Bassi o gli Stati scandinavi. All’incontro di Vittoriosa prenderanno parte sia funzionari della Finlandia, che esercita la presidenza di turno del Consiglio dell’Ue, sia rappresentanti della Commissione europea. Per il quotidiano “Berliner Morgenpost” l’incontro di Vittoriosa potrebbe rappresentare “una svolta” nella gestione dell’immigrazione da parte dell’Ue, una “occasione unica” a fronte di una politica in materia di asilo “priva di strategia” come quella europea.