Agrigento

Il ruolo del ponte Morandi nel paesaggio della Valle dei Templi: esperti riuniti ad Agrigento(ft,vd)

“Il ruolo del viadotto Morandi nel paesaggio della Valle dei Templi di Agrigento” è il tema dibattuto nell’aula magna “Luca Crescente” del Polo Universitario di Agrigento durante un convegno promosso dal Politecnico di Milano e dall’Università di Palermo. Non solo architetti, ma anche ingegneri, agronomi, geologi, docenti universitari, ambientalisti, tutti insieme per approfondire da una […]

Pubblicato 5 anni fa

“Il
ruolo del viadotto Morandi nel paesaggio della Valle dei Templi di Agrigento” è
il tema dibattuto nell’aula magna “Luca Crescente” del Polo Universitario di
Agrigento durante un convegno promosso dal Politecnico di Milano e
dall’Università di Palermo.

Non solo architetti, ma anche ingegneri, agronomi, geologi, docenti universitari, ambientalisti, tutti insieme per approfondire da una pluralità di punti di vista il tema dell’utilizzo del Viadotto Akragas, progettato negli anni 70, dall’ingegnere Riccardo Morandi, e dal 2017 in parte chiuso al traffico, creando, numerosi disagi ai cittadini.

E se da un lato c’e chi suggerisce l’abbattimento del ponte per rivalutare e valorizzare il paesaggio archeologico, in parte distrutto dalla costruzione del ponte, dall’altro lato, la società competente e quindi Anas, punta ad eseguire i lavori di adeguamento strutturali del viadotto.

Uno dei docenti impegnati nel convegno, il prof. Enzo Siviero rettore dell’Università eCampus, ai microfoni di Grandangolo Agrigento, ha dichiarato: “Dopo la tragedia di Genova corre l’obbligo di ripristinare la verità su questo straordinario ingegnere e sulle sue opere migliori. Il ponte Morandi di Agrigento, secondo il mio parere non deve essere buttato giù, ma per esempio si potrebbe realizzare un’ampia balconata sulla Valle dei Templi con una passerella ciclopedonale in fregio alla carreggia stradale, in tal modo lo stesso viadotto potrebbe fungere anche da “quinta scenografica” per lo sfondo per i visitatori dalla Valle stessa”.

Le interviste di Irene Milisenda

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