Agrigento

Ma i politici uscenti informeranno gli elettori del loro operato?

Conversazione nella “Sicilia agrigentina” tra Diego Romeo e Paolo Cilona

Pubblicato 2 anni fa

 “E’ mancata in Italia e in Europa negli ultimi 60 anni una seria politica per il Mezzogiorno di Italia. Anzi, Io credo che manchi da almeno un secolo. Non mi appassiona il dibattito sul nuovo meridionalismo, ma posso dire che sono state ricette tutte sbagliate quelle finora tutte tentate”.

“L’Europa non ha idea di che cosa vuole fare di questo grande lago sul quale si affacciano tre continenti”, ha aggiunto Nello Musumeci, “abbiamo carenze strutturali perchè paghiamo 60 anni di perifericità rispetto al continente europeo. Prospettare una crescita della Sicilia guardando al continente europeo è una follia. La Sicilia è già capitale e cuore pulsante ma lo è nel bacino del Mediterraneo. E’ qui il futuro della Sicilia”.

Tutti gli onesti e intellettualmente onesti possono sottoscrivere questa clamorosa dichiarazione del governatore Nello  Musumeci. Non sono dichiarazioni  puramente elettorali perché i famosi “quaderni meridionali ” di destra centro e sinistra li abbiamo letti  un po’ tutti. Letti e poi barattati o ignorati da una classe politica che merita una immediata sostituzione. E gli elettori sapranno sostituirli?

Il presidente fa bene a ricordarci che la Sicilia, è stata ed è  in uno stato di arretratezza a confronto con le regioni del Settentrione. Questa triste realtà ha antiche radici politiche dove una classe mediocre ha tradito la Sicilia. L’unico obiettivo da raggiungere è sempre stato il voto. Un consenso elettorale notevole per gli eletti basato su promesse d’impiego. Gli eletti siciliani erano accompagnati da una valanga di voti a differenza di quelli del nord Italia. Voti di preferenza quasi al pari del partito di riferimento. Un egoismo elettorale che ha sempre prodotto solo arretratezza per la propria terra.  I deputati del nord dopo un’ampia discussione alla fine convergono nella realizzazione di un progetto di riforma mentre i deputati siciliani alla fine non concordano su niente con grave risvolto per la Sicilia. Non c’è mai stata una politica per il Mezzogiorno. Mancano i progetti e manca la volontà di realizzazione. La Sicilia ha ancora le strade borboniche e le mancano le infrastrutture necessarie. Alla Sicilia hanno sempre offerto le industrie che distruggono la bellezza e il paesaggio come e’ avvenuto per Priolo  Gela, Milazzo”.

Successo del Fai con i visitatori nei bei posti a rimirare i tesori. Le dichiarazioni sono sempre vanagloriose e piene di omissis anche se è un  bene  aprirli al pubblico, perchè  tra rigassificatore e bombetta nucleare, del futuro non c’è certezza.  

“Hai perfettamente ragione. Le giornate di primavera del Fai hanno messo in evidenza uno straordinario patrimonio culturale ambientale paesaggistico, monumentale della nostra città. Un patrimonio di inestimabile valore che dovrà suo malgrado competere con il rigassificatore, strumento di speculazione e di costante pericolo. Una vera follia nel nome di interessi economici in disprezzo delle valide iniziative del Fai. Ora resta da vedere se il Fai nazionale spenderà una parola contro il rigassificatore visto  che uno dei maggiori siti gestiti dal Fai, la Kolimbetra, si affaccia a ridosso del mostro”.

Ci sono i soldi comunali per il recupero degli immobili più disastrati del centro storico agrigentino ma non abbiamo ancora  un preciso  elenco pubblico con le priorità. Siamo alle solite baruffe….?

Questo è successo perché mancano le determinazioni e le indicazioni da parte degli uffici preposti alla programmazione degli immobili di pertinenza comunale e di quelli di competenza provinciale e regionale. La programmazione rappresenta e costituisce efficienza, capacità, e determinazione a sostegno dello sviluppo organico delle opere pubbliche. Tutto dipenderà dalla capacità politica degli uffici tecnici e dei sindaci. Occorre eliminare la rassegnazione e la pigrizia e bisogna responsabilizzare la politica in tutti i suoi segmenti burocratici, gestionali e soprattutto amministrativi”.

Ritieni che un qualche politico uscente avrà la buona fede di fare un bilancio della sua attività agli elettori.? Manco a dirlo  saremmo felici di farlo partecipare  alla nostra conversazione..

“La campagna elettorale per il rinnovo dell’Assemblea regionale siciliana è già partita. Candidati e deputati uscenti non risparmiano incontri e richieste di voto. Siamo alle solite come se nulla fosse accaduto. Bisogna chiedere agli uscenti il lavoro realizzato per la propria provincia e ai candidati chiedere il programma da realizzare La nostra terra è stanca di vedere personaggi incapaci, inetti ed opportunisti. È venuto finalmente il momento di fare una attenta valutazione sui partiti e sui i candidati”.

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