Ragusa

Migranti, a Pozzallo iniziato lo sbarco dei 414 a bordo della Sea Eyes

Sono iniziate le procedure di sbarco per i 414 Migranti a bordo della Sea Eyes nel porto di Pozzallo in provincia di Siracura. La nave partita due giorni fa da Palermo è arrivata nelle prima ore di oggi 21 maggio. A bordo della nave dell’ong ci sono 150 minori stranieri, molti dei quali non accompagnati. La nave […]

Pubblicato 3 anni fa

Sono iniziate le procedure di sbarco per i 414 Migranti a bordo della Sea Eyes nel porto di Pozzallo in provincia di Siracura. La nave partita due giorni fa da Palermo è arrivata nelle prima ore di oggi 21 maggio. A bordo della nave dell’ong ci sono 150 minori stranieri, molti dei quali non accompagnati. La nave della Ong ha ottenuto l’autorizzazione allo sbarco in un porto sicuro mercoledì scorso, in seguito all’evacuazione per motivi sanitari di un giovane avvenuta con una motovedetta della guardia costiera al largo di Palermo.

Migranti, dopo essere stati sottoposti a controlli medici e al tampone, saranno trasferiti per un periodo di quarantena a bordo della nave Aurelia, che già ieri ha raggiunto il porto di Pozzallo. I minori non accompagnati saranno invece trasferiti in un centro di accoglienza in provincia di Ragusa.

Le dichiarazioni del Sindaco Ammatuna

 “Siamo tutti d’accordo, non potrebbe essere altrimenti, che ogni uomo in mare deve essere salvato, ma al di la di questa comune premessa ogni istituzione deve assumersi la propria responsabilità. Non c’è più tempo per la cultura degli alibi, per lo scaricabarile, per i tentativi di nascondere le proprie inefficienze dietro le carenze e le manchevolezze degli altri. La Sicilia, l’Italia e l’Europa devono fare la loro parte e non limitarsi ad accusarsi a vicenda”. Lo dice il sindaco di Pozzallo, Roberto Ammatuna, nel giorno in cui la ‘Sea Eye 4’, con 414 migranti a bordo, è giunta davanti al porto della cittadina ragusana. “Non ho avuto, pur essendo il sindaco di una città che si è da sempre spesa per l’accoglienza, la possibilità di avere una interlocuzione con il governatore Musumeci sul tema dell’accoglienza. In Italia i governatori del centrodestra si rifiutano di avviare una politica di redistribuzione dei migranti e non basta l’impegno del ministro Lamorgese per creare una cabina di regia, deve essere il presidente Draghi che deve mettere fra le priorità dell’agenda politica del suo governo il problema immigrazione – prosegue -. L’Europa si limita a vaghe esternazioni solidaristiche mentre Malta, ancora una volta, rifiuta la richiesta di un porto sicuro e l’Austria continua a rispedire al mittente le richieste di ricollocazione dei migranti. Non si può continuare a rincorrere gli eventi, a tappare i buchi grazie alla disponibilità e all’impegno dei sindaci in prima linea, è ormai improcrastinabile un intervento strutturale che affronti la questione in tutta la sua complessità, una strategia che miri a prevenire e non a tamponare un fenomeno che verosimilmente potrebbe protrarsi ancora per decenni”. 

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