Migranti, sbarca a Lampedusa e dona pattini agli operatori di Mediterranea Hope
A raccontare il gesto di umanità di uno dei sopravvissuti gli operatori di Mediterranean Hope Palermo
Ieri sono arrivate a Lampedusa più di cento persone su diverse imbarcazioni. Tra loro anche un uomo della Costa d’Avorio che poco dopo essere approdato ha aperto il suo zaino e tirato fuori un paio di pattini.
“Dateli a un bambino o una bambina”, ha detto appena sbarcato a Lampedusa agli operatori di Mediterranean Hope, il programma della Federazione delle chiese evangeliche in Italia dedicato ai migranti e ai rifugiati, che dall’ottobre del 2013 opera sulla più grande delle Pelagie.
Ha raccontato di averli comprati in Costa d’Avorio e di averli tenuti con sé per tre anni fino al suo arrivo in Italia, in Europa, per lasciarli in regalo a un bambino o una bambina.
“Un dono per il Paese che lo avrebbe accolto – dice uno dei volontari Giovanni -, un grande gesto di umanità. Perché nel poco spazio a disposizione, invece di portare cibo o acqua, ha sistemato quei pattini da dare a chi potrebbe averne bisogno”. Nel molo militarizzato dove ancora una volta l’umanità si fa spazio nonostante l’autunno gli sbarchi si susseguono. Uno dietro l’altro.