Agrigento

Migranti trasferiti a Villaggio Mosè, Pisano: “Continua il business dell’accoglienza”

Da Lampedusa ieri sono giunti a Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea circa 70 minori non accompagnati che sono adesso si trovano ospiti della struttura di prima accoglienza del Villaggio Mosè. “La furia immigrazionista del Governo non intende assolutamente arrestarsi, incurante dell’espandersi della pandemia nel nostro territorio, dichiara il Commissario di FdI per […]

Pubblicato 3 anni fa

Da Lampedusa ieri sono giunti a Porto Empedocle a bordo del traghetto di linea circa 70 minori non accompagnati che sono adesso si trovano ospiti della struttura di prima accoglienza del Villaggio Mosè.

“La furia immigrazionista del Governo non intende assolutamente arrestarsi, incurante dell’espandersi della pandemia nel nostro territorio, dichiara il Commissario di FdI per Agrigento Calogero Pisano. In questo periodo di covid e di restrizioni, nel quale tante attività commerciali agrigentine sono costrette dalle imposizioni del Governo a tenere le saracinesche chiuse, dopo peraltro avere speso inutilmente nei mesi scorsi migliaia di euro per mettere in regola i locali secondo le prescrizioni anti covid, l’unico settore che non conosce crisi è quello dell’accoglienza. Il Governo daltonico del Presidente del Consiglio Conte dichiara la Regione siciliana zona arancione chiudendola di fatto a tutto il mondo, conclude Pisano, ma non a migliaia di clandestini che continuano ad approdare sulle nostre coste”.

Sul tema è intervenuto anche il consigliere comunale di Agrigento, Pasquale Spataro: E’ di poche ore fa la notizia della riapertura del centro di accoglienza di viale Cannatello al villaggio Mosè, ad appena un mese dalla sua chiusura, disposta a seguito dei gravi fatti che hanno visto protagonisti gli ospiti della struttura.Non è tollerabile quanto sta accadendo a grave danno degli esercizi commerciali e delle abitazioni che insistono nell’immobile in cui è adibita la struttura. Gli esercizi commerciali sono sul filo del baratro economico a causa delle misure volte al contenimento del virus ed il governo nazionale sferra un colpo da KO senza che nessuno interponga una qualsivoglia resistenza istituzionale. La comunità non può insistere nel luogo in cui oggi è ubicata, in quanto non idonea ai compiti istituzionali che gli sono stati affidati, collocandosi nel piano centro del popoloso quartiere del Villaggio Mosè, ed a poche decine di metri dagli esercizi commerciali e dalle abitazioni. Non si può continuare a minare la serenità di un intero quartiere frutto di scelte errate e senza tenere in considerazione l’emergenza epidemiologica che stiamo vivendo. Il Sindaco di Agrigento, autorità sanitaria della città, assuma le iniziative opportune e dia vita ad una battaglia istituzionale affinché la struttura sia immediatamente svuotata e mai più resa operativa. I cittadini si aspettano che il nuovo Sindaco stia al loro fianco, che attivi subito un dialogo con la Prefettura affinché questa situazione venga rimossa urgentemente.Stare a guardare significherà mettere la parola fine a quelle poche attività commerciali che resistono sul territorio, che con grande sforzo vengono portate avanti tra mille difficoltà. La città si aspetta questo dai suoi amministratori e non beghe politiche su chi debba sedere su una poltrona, mettendo in secondo piano i gravi problemi che attanagliano la città lasciata al suo destino.”

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