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Moby Zaza’,a bordo 232 migranti, il Garante esprime “perplessita’”

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta’ ha espresso “perplessita’” su alcuni aspetti della gestione della Moby Zaza’, a bordo della quale si trovano 232 Migranti. Le presenze complessive nei tre hotspot attualmente attivi, riconvertiti a luoghi di quarantena per cittadini Migranti sbarcati sulle coste italiane, sono pari a 218 persone: 111 a Lampedusa, 56 […]

Pubblicato 4 anni fa

Il Garante nazionale dei diritti delle persone private della liberta’ ha espresso “perplessita’” su alcuni aspetti della gestione della Moby Zaza’, a bordo della quale si trovano 232 Migranti. Le presenze complessive nei tre hotspot attualmente attivi, riconvertiti a luoghi di quarantena per cittadini Migranti sbarcati sulle coste italiane, sono pari a 218 persone: 111 a Lampedusa, 56 a Messina e 51 a Taranto, spiega il Garante.

“Le persone in stato di quarantena a bordo della nave ‘Moby Zaza” – aggiunge – a piu’ riprese sbarcate a Lampedusa nei giorni scorsi sono 232: solo nella giornata di mercoledi’ 27 maggio sono state 71 le persone straniere approdate sull’isola e successivamente trasferite”.

La ‘Moby Zaza”, per ragioni di sicurezza, ricorda il Garante, e’ presidiata da un dispositivo di vigilanza operativo quando la nave si trova nelle acque territoriali della costiera agrigentina: “La nave, infatti, non rimane ancorata di fronte a Porto Empedocle in maniera stabile, ma alla bisogna muove verso Lampedusa per recuperare persone da eventuali sbarchi. Su tale funzione operata con persone Migranti gia’ a bordo in quanto provenienti da precedenti sbarchi, il Garante – si legge nel bollettino odierno – non puo’ che esprimere la propria perplessita’, considerando che si tratta di persone gia’ sottoposte a percorsi migratori in tutto o in parte via mare, nella quasi totalita’ dei casi in condizioni di pericolo e di disagio. Tutti i punti che connotano questa particolare modalita’ di quarantena saranno comunque oggetto di discussione con le Autorita’ responsabili”.

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