Naro

Naro, ecco il presepe dell’accoglienza

Le parole del sindaco Maria Grazia Brandara

Pubblicato 2 anni fa

Ieri sera, con una di quelle magie che solo nel periodo di Natale possono accadere, siamo riusciti a portare il mare a Naro ed il mare ha portato con sé una barca. Non una barca qualsiasi ma una barca che come uno scrigno, anch’esso magico, ha visto trasformarsi, a bordo di sé, il dolore in gioia, la prigionia in libertà, lo sconforto in speranza, la tempesta in quiete, il buio in luce.  Compiuta la sua magia e non più in grado di navigare, giaceva in fondo ad un cantiere in attesa di essere demolita. 

Ma ecco che con un’altra magia di quelle che solo a Natale possono accadere, questa barca ha ripreso il suo viaggio, sebbene non più per un mare fatto di acqua salata, ed è approdata nella nostra gloriosa e nobile Città di Naro.  Ed in questa altrettanto magica cornice è pronta ad ospitare a bordo di sé il Migrante per antonomasia; il Bambinello per definizione, costretto alla fuga mentre si trovava ancora nel ventre di Sua Madre per sfuggire al terrore del Suo tempo costituito dal progetto stagista di un tale Erode.   La sola differenza con i migranti di oggi è che Egli è Colui che viene non per salvarsi ma per salvarci. Ed a quanto pare è persino disposto a raggiungere una montagna in barca per saggiare l’ospitalità di una Comunità e ricordare ad essa che chi è chiuso all’accoglienza, chi è duro di cuore, chi non prova compassione, non può dirsi Cristiano.

Così il sindaco Maria Grazia Brandara: “Ieri abbiamo vissuto un momento molto emozionante e di riflessione in coincidenza dell’inaugurazione del presepe dell’accoglienza. Un presepe realizzato con un barchino che ha fatto davvero la traversata e con materiali da riciclo. Un presepe realizzato dai ragazzi della Cooperativa “La Grande Famiglia” di Valentina Zarcaro supportati e guidati da alcuni impiegati comunali e da alcuni volontari. Un invito a riflettere tutti sull’importanza dell’accoglienza.. accogliere significa dare un’opportunità, significa dare fiducia.”

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