Licata

Nas controllano bar degli ospedali: sospesa attività a Licata

Per "gravi inadempienze alle restrizioni in materia di contenimento"

Pubblicato 3 anni fa

Negli ultimi giorni i Carabinieri del Nas hanno controllato 382 bar e servizi di ristoro all’interno di ospedali e presidi sanitari pubblici e privati rilevando irregolarita’ in 132 casi, in pratica uno su 3. La campagna, realizzata a livello nazionale d’intesa con il ministero della Salute, ha portato alla denuncia di 10 titolari per detenzione di alimenti in cattivo stato di conservazione e violazioni della disciplina sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, mentre ad altri 128 sono state contestate violazioni amministrative, con sanzioni pari a 125 mila euro. Tra le irregolarita’ accertate dai militari anche l’inosservanza delle misure di contenimento anti Covid.

In particolare, in 17 casi e’ stata accertata la mancata adozione di misure preventive quali l’esposizione di cartelli indicativi del numero massimo di avventori e delle norme di comportamento degli utenti, la mancanza di gel disinfettanti, la mancata pulizia e sanificazione dei locali, irregolarita’ accertate presso esercizi commerciali di vari nosocomi pubblici e privati a Catanzaro, Paola (Cosenza), Cosenza, San Severo (Foggia), Sassari, Macomer (Nuoro), Olbia, Narni (Terni), Legnago (Verona) e Novara. Nei casi piu’ gravi sono stati constatati il sovraffollamento di clienti, come a Pietra Ligure (Savona), e gravi inadempienze alle restrizioni in materia di contenimento, con l’adozione di provvedimenti sospensivi dell’attivita’ nei confronti di due bar interni agli ospedali di Cefalu’ (Palermo) e Licata (Agrigento).

Ulteriori sanzioni sono state contestate per la carenza igienica degli ambienti di preparazione e vendita dei cibi, la mancata indicazione agli utenti degli allergeni presenti negli alimenti offerti in vendita, particolarmente rischioso in casi di soggetti sensibili e a rischio, e l’assenza di tracciabilita’ dei prodotti. In altri controlli i Carabinieri del Nas hanno trovato alimenti in stato di alterazione, invasi da muffe e scaduti di validita’, ma anche locali mantenuti con sporcizia pregressa e servizi igienici con rubinetti e sanitari ossidati e con stratificazioni di calcare. Sono stati pertanto disposti ulteriori due provvedimenti di sospensione dell’attivita’ presso presidi ospedalieri di Tricase (Lecce) e Tricarico (Matera), a causa di gravi inadeguatezze strutturali e igienico-sanitarie ed eseguito il sequestro di oltre 5.500 confezioni e 200 kg di prodotti alimentari irregolari.

La precisazione del presidio ospedaliero

“In riferimento alla notizia pubblicata sulla vostra testata circa la sospensione da parte dei Nas dell’attività del bar sito all’interno di questo presidio ospedaliero, occorre precisare che l’attività del bar è stata sospesa da questa direzione, dal 18.11.2020 e sino a data da destinarsi, per motivi contingenti l’emergenza Covid19 tendenti ad evitare gli assembramenti all’interno del presidio ospedaliero. Questa direzione sanitaria non ha alcuna notizia circa l’attività ispettiva dei Nas sull’attività del bar di questo presidio  ospedaliero”.

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