Palermo

Naufragio Palermo, ecco chi sono i 15 superstiti; Schifani visita bambina e genitori

Sono 15 le persone tratte in salvo, si registra un morto e sei persone ancora disperse

Pubblicato 1 mese fa

Mentre si continuano a ricercare i dispersi dello yacht Bayesian dopo il naufragio avvenuto nelle prime ore del mattino al largo di Porticello (Palermo), sono già partite le indagini e l’ascolto delle testimonianze dei sopravvissuti. Tra questi ci sarebbe la moglie dell’imprenditore Lynch, Angela Bacares, tratta in salvo dai soccorritori, figurano anche Sasha Murray, 29 anni irlandese; Myin Htun Kyaw, 39 anni, del Myanmar; Matthew Griffith, capitano della nave, di nazionalità francese; James Calfield 51 anni, della Nuova Zelanda; e gli inglesi Ayla Ronald, 36 anni, e Matthew Fletcher, 41 anni. Fra i passeggeri c’erano anche la 35enne Charlotte Golunski e il marito James Emsilie assieme alla figlia Sophie, una bambina di un anno. “Per due secondi ho perso la bimba in mare, poi l’ho subito riabbracciata tra la furia delle onde. L’ho tenuta forte, stretta a me, mentre il mare era in tempesta. In tanti urlavano. Per fortuna si è gonfiata la scialuppa di salvataggio e in 11 siamo riusciti a salirci sopra”. È il drammatico racconto di Charlotte, la mamma di 35 anni, rimasta in balia delle onde insieme alla figlia Sophie di un anno. 

Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani si è recato nel pomeriggio all’Ospedale dei Bambini ‘Di Cristina’ di Palermo per incontrare la piccola Sophia e i genitori James e Charlotte, tre dei superstiti del tragico naufragio avvenuto all’alba al largo della costa palermitana, nelle acque di Porticello. Un momento di commozione durante il quale il presidente ha espresso la sua profonda vicinanza per il dramma vissuto dalla famiglia, portando un messaggio di speranza e solidarietà. “Di fronte a tragedie come questa – sottolinea Schifani – non possiamo restare indifferenti. Il mio pensiero va a tutte le persone coinvolte e alle loro famiglie, ma oggi siamo qui anche per testimoniare che la solidarietà e l’impegno dei nostri operatori sanitari e dei volontari della Protezione civile sono una risorsa preziosa per la nostra comunità. La piccola è una sopravvissuta e rappresenta un simbolo di forza e speranza”. Durante la visita, il personale sanitario ha rassicurato il governatore sulle condizioni di salute della bambina.

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