Ok dell’Ars a Legge urbanistica, Savarino: “Superata impugnativa Stato”
L'Aula ha recepito così i rilievi mossi dal Cdm che aveva impugnato la norma
“Con l’approvazione del ddl 911 andiamo a perfezionare la riforma ‘Governo del territorio’ approvata da questo Parlamento regionale, dopo 40 anni, il 7 agosto scorso”. A dirlo è Giusi Savarino (DiventeràBellissima), presidente della commissione Ambiente e Territorio dell’Assemblea regionale siciliana, dopo il via libera di Sala d’Ercole al disegno di legge ‘Intervento correttivo alla legge regionale 13 agosto 2020, n. 19 recante norme sul governo del territorio’.
L’Aula ha recepito così i rilievi mossi dal Cdm che aveva impugnato la norma. “Su una materia così complessa e per troppo tempo ‘dimenticata’ – aggiunge -, è normale ricevere sempre nuove sollecitazioni e recepirle. E’ una materia in continua evoluzione, sempre perfettibile. Oggi abbiamo fatto un altro passo in avanti per dare alla Sicilia il miglior testo possibile. Abbiamo perfezionato l’approvazione del Pug (ex piano regolatore) mediante conferenza di pianificazione, il Piano territoriale regionale non avrà più valenza paesaggistica e viene revocata la possibilità per i Comuni di redigere pareri su alcune materie come Commissione Via /Vas. Sono modifiche concordate con il Governo nazionale, grazie alle quali la riforma ‘Governo del territorio’ varata dal governo Musumeci è pienamente valida ed efficace”.
Con questa riforma spiega l’assessore Cordaro “ribadiamo la filosofia della tutela dell’ambiente in un’ottica di diritto regolamentato che rilanci l’edilizia e l’economia della Regione Siciliana”. Nello specifico la legge ribadisce la centralita’ del Piano territoriale regionale, con valenza esclusivamente urbanistica. Viene confermato il principio del consumo del suolo tendente a zero e della rigenerazione urbana attraverso il recupero e il riutilizzo dell’edilizia esistente. Viene inoltre introdotto il Piano urbano generale (Pug) che sostituisce il vecchio Piano regolatore regionale (Prg). Inserite anche alcune norme di salvaguardia che consentiranno di realizzare opere pubbliche anche quando i vincoli sono scaduti, “favorendo cosi’ la realizzazione di opere infrastrutturali essenziali – dice una nota della Regione – per la Sicilia”. Ripristinata, infine, la possibilita’ di realizzare impianti e manufatti edilizi nelle zone agricole secondo la normativa nazionale di riferimento.





