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“Operazione Coast to Coast”: auto di lusso rubate e rivendute, 40 indagati (c’è un agrigentino)

La Polizia di Stato di Ragusa ha portato a termine una complessa attivita’ d’indagine in ordine a tre diverse associazioni per delinquere transnazionali specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali dall’Italia per Malta e Libia. Durante l’attivita’ investigativa la Sezione Polizia Stradale di Ragusa ha restituito a legittimi proprietari veicoli commerciali per diversi milioni di euro proprio […]

Pubblicato 5 anni fa

La Polizia di Stato di Ragusa ha portato a termine una complessa attivita’ d’indagine in ordine a tre diverse associazioni per delinquere transnazionali specializzate in riciclaggio, furto e ricettazione di veicoli commerciali dall’Italia per Malta e Libia.

Durante l’attivita’ investigativa la Sezione Polizia Stradale di Ragusa ha restituito a legittimi proprietari veicoli commerciali per diversi milioni di euro proprio mentre stavano prendendo il largo in direzione Malta.

Oltre 150 uomini della Polizia di Stato hanno perquisito 50 obiettivi riconducibili a 40 indagati, rinvenendo un fucile, targhe rubate, veicoli e pezzi di ricambio di provenienza furtiva, documenti contraffatti e rubati. Polizia Stradale e Squadra Mobile di Ragusa in piu’ occasioni avevano proceduto al recupero devi veicoli presso il porto di Pozzallo (Rg).

In particolare nelle province di Ragusa (8 indagati), Siracusa (9 indagati), Catania (9 indagati), Roma (1 indagato), Reggio Calabria (2 indagati), Caltanissetta (2 indagati), Agrigento (1 indagato), Pistoia (1 indagato), Gorizia (1 indagato), Crotone (1 indagato), Rovigo (indagato di Ragusa nel frattempo trasferito) e Cinisello Balsamo (indagato di Catania nel frattempo trasferito). I 31 veicoli recuperati (di cui 21 autocarri, 1 betoniera, 1 compattatore, 8 autovetture) sono stati rubati nei comuni di Caccamo (PA), Canicatti’ (AG), Rosolini (SR), Avola (SR), San Cataldo (CL), Santa Croce (RG), Augusta (SR), Catania, Modica (RG), Ozzano dell’Emilia (BO), Aci Sant’ Antonio (CT), Misterbianco (CT), Pistoia, Gela. 

L’operazione
“Coast to Coast” ha consentito di far emergere un fenomeno criminale che spiega
l’origine di molti furti di veicoli (soprattutto commerciali) nel territorio
nazionale, posti in essere da pregiudicati residenti nelle regioni della
Sicilia e Calabria. E’ emerso, infatti, dall’indagine della Polizia Stradale di
Ragusa che i sodali siciliani e calabresi, attraverso la mediazione di soggetti
maltesi, venivano contattati da commercianti libici i quali commissionavano
veicoli di varia natura (auto e mezzi commerciali), naturalmente a prezzi di
molto inferiori al valore di mercato, al fine di trasferirli, attraverso vari
porti italiani, in Libia, passando per Malta (da qui il nome dell’operazione).

Le
indagini (avviate nel 2013 e protrattesi fino al settembre 2016) hanno permesso
di individuare i componenti di tre diversi sodalizi criminali che hanno fatto
transitare, o tentato, illecitamente attraverso i porti di Pozzallo, Augusta,
Catania, Palermo, Salerno e Napoli, passando da Malta, nr. 36 veicoli rubati o
sottoposti a vincoli fiscali, in direzione della Libia.

Il
valore complessivo dei 36 veicoli richiesti dai commercianti libici alle
organizzazioni criminali era di circa di 1.000.000 euro; dei citati veicoli,
nr. 31, per un valore commerciale di circa 800.000 euro, grazie ai servizi
predisposti e all’attività di intercettazione, sono stati sequestrati e
consegnati ai legittimi proprietari.

L’operazione
di Polizia Giudiziaria ha consentito di far emergere un fenomeno criminale che
spiega, almeno in parte, l’origine di molti furti di veicoli (soprattutto
commerciali) nel territorio nazionale, posti in essere da pregiudicati
residenti nelle regioni della Sicilia e Calabria. E’ emerso dall’indagine che i
sodali siciliani e calabresi, attraverso la mediazione di soggetti maltesi,
venivano contattati da commercianti libici i quali commissionavano veicoli di
varia natura (auto e mezzi commerciali), naturalmente a prezzi di molto
inferiori al valore di mercato, al fine di trasferirli, attraverso vari porti
italiani, in Libia, passando per Malta.

Le
indagini, condotte dalla Polizia Stradale di Ragusa (avviate nel 2013 e
conclusesi nel settembre 2016), hanno permesso di individuare i componenti di
tre diversi sodalizi criminali che hanno fatto transitare, o tentato,
illecitamente attraverso i porti di Pozzallo, Augusta, Catania, Palermo,
Salerno e Napoli, passando da Malta, nr. 36 veicoli rubati o sottoposti a
vincoli fiscali, in direzione della Libia.

In
più occasioni la Sezione Polizia Stradale di Ragusa e la Squadra Mobile iblea
hanno proceduto al sequestro di veicoli e denuncia dei conducenti per
ricettazione che stavano per imbarcarsi per Malta a bordo di mezzi d’opera
rubati sul territorio della provincia di Ragusa. Uno dei libici tratto in
arresto dalla Squadra Mobile nel 2016 aveva contraffatto i documenti di
identità e conduceva un’auto esclusiva rubata a Milano del valore di oltre
40.000 euro. In quell’occasione gli uomini della Squadra Mobile avevano notato
il conducente anche per la particolarità del veicolo ed il colore (giallo) che
di sicuro non lo aiutava a passare inosservato. Sempre la Squadra Mobile ha
proceduto in epoca successiva al rinvenimento di altri 6 veicoli provento di
furto presso il porto di Pozzallo, denunciando in conducenti.

Le perquisizioni

Le
attività di ricerca di ulteriori fonti di prova è stata delegata nell’ambito
dell’operazione denominata “Coast to Coast” condotta dalla Polizia Stradale di
Ragusa e coordinata dalla Procura della Repubblica di Catania, in persona del
sostituto procuratore dr Andrea Norzi del Dipartimento reati contro il
Patrimonio.

Ben
150 uomini della Polizia di Stato, appartenenti alla Questura di Ragusa
(Squadra Mobile, Commissariati di Modica, Comiso e Vittoria) al Reparto
Prevenzione Crimine di Catania ed agli uffici della Polizia Stradale delle
province coinvolte hanno proceduto ad eseguire l’attività delegata che ha avuto
termine nella tarda serata di ieri. L’attività di Polizia Giudiziaria ha
permesso di procedere al sequestro:

•          in località Francofonte (SR), di un
deposito di circa 200 mq contenente migliaia di pezzi di ricambio di veicoli
(in particolare decine di gruppi propulsori e cambi di veicoli), su cui sono in
corso accertamenti di P.G.;

•          a Comiso (RG), presso l’abitazione di
un indagato, di materiale utile alle indagini (consistente in documenti di
circolazione, targhe, targhette identificative, certificati di proprietà);

•          nella medesima località, presso
l’abitazione del secondo indagato, di materiale utile alle indagini (consistente
in documenti di circolazione, targhe, targhette identificative, certificati di
proprietà);

•          a Scicli (RG), presso l’abitazione di
un indagato, di materiale utile alle indagini (consistente in un’agenda ed
altri documenti di veicoli);

•          a Catania, presso l’officina di un
indagato, di una carta di circolazione il cui veicolo risulta rubato;

•          ancora a Catania, di un fucile
detenuto illecitamente.

“La
Polizia di Stato ha concluso una complessa attività d’indagine che ha avuto un
duplice scopo, da una parte assicurare alla giustizia chi compie fatti illeciti
e dall’altra restituire il maltolto ad imprenditori che spesso sono costretti a
cessare le attività a causa dei furti subiti. Spesso, così come registrato in
questo caso dalle indagini della Sezione Polizia Stradale di Ragusa, il furto
di veicoli commerciali implementa un vero e proprio mercato parallelo verso
l’estero, dove i mezzi d’opera vengono rivenduti ad un prezzo di molto
inferiore rispetto a quello reale”.

Dati
di rilievo:

•          Nr. 40 indagati (1 tunisino, 4 libici,
2 maltesi, 33 italiani), facenti parte di 3 diverse associazioni per delinquere
operanti in Italia, Malta e Libia;

•          Nr. 35 perquisizioni personali e
domiciliari eseguite nei confronti di soggetti italiani, maltesi e libici indagati
per i reati previsti e puniti dagli artt. 416, 648, 648 bis, 482, 487 c.p
(Associazione per delinquere finalizzata alla ricettazione, falso e riciclaggio
internazionale di veicoli);

•          Nr. 31 veicoli (mezzi commerciali ed
auto) recuperati e restituiti ai legittimi proprietari (per un valore di
800.000 euro) su 36 veicoli oggetto degli accordi illeciti tra i suddetti
indagati (per un valore nel mercato dell’usato di circa 1.000.000 di euro);

•          notificati nr. 40 avvisi di
conclusione delle indagini.

•          Le perquisizioni eseguite nelle
province di Ragusa (8 indagati), Siracusa (9 indagati), Catania (9 indagati),
Roma (1 indagato), Reggio Calabria (2 indagati), Caltanissetta (2 indagati),
Agrigento (1 indagato), Pistoia (1 indagato), Gorizia (1 indagato), Crotone (1
indagato), Rovigo (indagato di Ragusa nel frattempo trasferito) e Cinisello
Balsamo (indagato di Catania nel frattempo trasferito)

•          31 veicoli recuperati (di cui 21
autocarri, 1 betoniera, 1 compattatore, 8 autovetture) sono stati rubati nei comuni
di Caccamo (PA), Canicattì (AG), Rosolini (SR), Avola (SR), San Cataldo (CL),
Santa Croce (RG), Augusta (SR), Catania, Modica (RG), Ozzano dell’Emilia (BO),
Aci Sant’ Antonio (CT), Misterbianco (CT), Pistoia, Gela.

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