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Zone Franche Montane: “Musumeci e Miccichè ci incontrino”

I sindaci hanno firmato una richiesta di audizione congiunta al presidente della Regione siciliana e al presidente dell'Ars

Pubblicato 3 anni fa

Dopo tanti incontri, promesse politiche e clamore mediatico, la legge che istituisce le Zone franche montane in Sicilia non è stata ancora approvata, nonostante un faticoso cammino di più di 2300 giorni. Le popolazioni delle terre alte di Sicilia che attendono questa norma politica ed economica per scongiurare un futuro di abbandono dei luoghi in cui sono nate, riunite nell’associazione Zone franche montane continuano a chiedere il riconoscimento del proprio diritto di residenza.

Nei giorni scorsi, i comitati operativi dei sindaci e dell’associazione hanno firmato una richiesta di audizione congiunta al presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, e al presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè. Intanto, sabato prossimo, alle 9.30, è in programma un incontro dei comuni degli Iblei in piazza Roma a Buccheri (Siracusa), con sindaci, amministratori, consiglieri comunali, Cna, imprenditori e cittadini e il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo.    “Dopo l’approvazione dell’ordine del giorno, nel corso della 264esima seduta dell’Ars, con parere ‘favorevole’ del Governo, non risulta sia stato fatto nulla di dirimente per accelerare l’iter legislativo a Roma”, spiega l’associazione Zone franche montane.

“Non ci sono reali impedimenti per applicare la fiscalità di sviluppo alle Terre alte di Sicilia – spiegano dall’associazione -. E’ da irresponsabili continuare a procrastinare ed essere indifferenti ad un processo che porterà reale benessere a tutti i siciliani”. “Non possiamo più aspettare – è il commento del coordinatore Vincenzo Lapunzina -. Ogni giorno che passa assistiamo alla chiusura di attività commerciali e quelle che resistono hanno difficoltà ad andare avanti. La fiscalità di sviluppo è una misura sostanziale e anche psicologica nell’immediato che mira a dare fiducia agli operatori economici, nonché fiscale e previdenziale”.

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