Mozione di sfiducia: il consigliere Bentivegna spacca l’opposizione
C’era stato troppo silenzio attorno a questa mozione di sfiducia presentata da 10 consiglieri di opposizione contro il Sindaco di Sciacca Francesca Valenti. Certamente era il sintomo che qualcosa non stava andando per il verso giusto, come testimoniato dalle due sedute consiliari in cui i presentatori della mozione o non sono stati presenti o hanno […]
C’era
stato troppo silenzio attorno a questa mozione di sfiducia presentata
da 10 consiglieri di opposizione contro il Sindaco di Sciacca
Francesca Valenti. Certamente era il sintomo che qualcosa non stava
andando per il verso giusto, come testimoniato dalle due sedute
consiliari in cui i presentatori della mozione o non sono stati
presenti o hanno fatto venir meno il numero legale non appena il
Presidente del Consiglio Comunale ha messo in discussione la
proposta. Il fatto è che per far passare la mozione di sfiducia
servono 15 voti su 24 e questo risultato non è stato ancora
ottenuto. La novità di oggi è rappresentata dalla sfogo di uno dei
componenti dell’opposizione, Pasquale
Bentivegna,
che pur essendosi dichiarato favorevole alla mozione di sfiducia, non
aveva firmato la proposta. Ed oggi spiega le sue ragioni con un lungo
comunicato destinato a provocare un’implosione nella stessa
opposizione. “Per
la fretta di presentare una mozione
– dice Bentivegna – si
è fatto credere alla città che tutto fosse pronto, quando alla
conta dei fatti i 15 voti necessari non ci sono mai stati. La gatta
frettolosa ha fatto i gattini ciechi!!! e così la corsa alla
presentazione non ha permesso ai proponenti di fare bene i conti, per
cui, al primo giorno utile per votare la mozione, dei 15 consiglieri
che avrebbero dovuto votarla: alcuni non erano presenti, mentre altri
non avevano ancora ufficialmente espresso la loro posizione. Sono
stato attaccato e giudicato male
– dice ancora Pasquale Bentivegna – solo
per avere detto la verità, ovvero che sarebbe stato inutile
presentare una mozione senza la certezza di raggiungere il quorum
necessario come previsto, ovvero 15 voti. Oggi si parla di una
probabile presentazione di una nuova proposta di mozione ma non può
più passare il messaggio che “intanto siamo 12 e poi in consiglio
si vedrà”; non si può andare in aula senza avere risposte chiare
a queste domande: Italia
Viva vota o non vota la sfiducia?
I
Pentastellati che firmeranno la mozione sono uno o due? Io
sarò il primo firmatario della nuova proposta
– continua nel suo sfogo il consigliere di opposizione – a
patto e condizione che venga presentata da almeno 15 consiglieri; se
ciò non accadesse sarebbe tutto inutile trasformandosi nuovamente in
una perdita di tempo, all’inseguimento di una mozione che non
passerà mai. Anche perché la città non si può più permettere di
avere ancora una macchina amministrativa imbrigliata e bloccata
stante le diverse criticità che non possono più aspettare.”
La presa di posizione di Pasquale Bentivegna mette a nudo, quindi, la
strategia adottata dai compagni di opposizione e prende le distanze
da nuovi possibili tentativi che non abbiano già la disponibilità
dei numeri necessari per l’approvazione della mozione di sfiducia al
Sindaco Valenti.