Agrigento

Criticità al Carcere Petrusa, la Penitenziaria scende in piazza

“BASTA PAROLE VOGLIAMO I FATTI” A DIRLO SONO I SINDACATI SAPPe – OSAPP – UIL PA – USPP – CISL FNS -CGIL FP   -CNPP FSA che annunciano per il prossimo 17 febbraio la volontà di scendere in piazza per protestare e chiedere un incontro con il Prefetto di Agrigento. I sindacati invocano maggiore tutela per gli agenti […]

Pubblicato 6 anni fa

“BASTA PAROLE VOGLIAMO I FATTI” A DIRLO SONO I SINDACATI SAPPe – OSAPP – UIL PA – USPP – CISL FNS -CGIL FP   -CNPP FSA che annunciano per il prossimo 17 febbraio la volontà di scendere in piazza per protestare e chiedere un incontro con il Prefetto di Agrigento.

I sindacati invocano maggiore tutela per gli agenti di polizia che “operano in  stato di disagio” con “un solo agente di polizia penitenziaria a dover vigilare 60 detenuti”, ma non solo questo.

“I poliziotti – continua il documento sindacale – addetti alla vigilanza dei reparti e quelli di vigilanza sul muro di cinta, le cosiddette “sentinelle” costretti a lavorare in ambienti insalubri, privi, talvolta, di corrente elettrica e servizi igienici a norma”.

“L’insufficiente organico stabilito dalla legge Madia – continua – porta il personale a effettuare turni massacranti, il riposo giornaliero una chimera quello settimanale un utopia e gli accordi nazionali, regionali e locali raggiunti in tema di lavoro e benessere dei lavoratori semplice carta straccia. Ad aggravare la pesantissima condizione lavorativa dei poliziotti del carcere Petrusa il dovere gestire senza alcuna formazione specifica, dopo la chiusura degli Ospedali psichiatrici giudiziari, i criminali folli che continuano a delinquere anche dentro il carcere aggredendo i poliziotti insomma , una vera ecatombe”.

E non finisce qui la situazione è critica rispetto anche al “mancato pagamento missioni e bonus Fesi 2018; mancato acquisto cordless strumento indispensabile a tutela utenza detentiva e del personale; mancata presentazione di nuovo progetto organizzativo; indifferenza da parte dei vertici della locale Casa Circondariale. Le segreterie provinciali nell’incontro del 31.01.2020 auspicavano che la parte pubblica si presentasse al confronto con risposte risolutive almeno su qualche punto di quelli segnalati e articolati in data 05.12.2019 e ribaditi il 12.12.2019 , invece l’amministrazione locale già dalla premessa introduttiva dava l’intuizione del “ NULLA “.

“Nostro malgrado abbiamo dovuto constatare per l’ennesima volta che il destino per la casa circondariale di Agrigento è segnato dall’abbandono. Sono lasciati al loro destino il personale di polizia penitenziaria e indirettamente l’utenza detentiva”.

“Se l’intervento del Provveditore (massimo organo dell’amministrazione penitenziaria ) non è bastevole alla risoluzione delle problematiche e lo stesso non risulterebbe essere il garante verso per il personale di polizia penitenziaria, a quali Santi in Paradiso dovremmo rivolgerci e a chi invocare per risolvere i problemi della casa circondariale di Agrigento soprattutto quello del personale di polizia penitenziaria?”

I sindacati si fanno la domanda e trovano la risposta nella protesta.

“Per i motivi su esposti il 17 febbraio scenderemo in piazza per protestare e gridare tutto il nostro sdegno contro i vertici dell’Amministrazione Centrale, regionale e Locale e chiederemo d’incontrare Sua Eccellenza il Prefetto”.

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