Favara, omicidio Contrino: in aula la deposizione dei figli e del super-testimone
E’ ripreso ieri mattina il processo scaturito dall’omicidio del favarese Baldassarre Contrino, 73 anni, ucciso con un colpo di pistola calibro 38 al torace in contrada Petrusa lo scorso anno. Sul banco degli imputati, seduto davanti i giudici della Corte d’Assise di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato con a latere il giudice Alessandro Quattrocchi, […]
E’ ripreso ieri mattina il processo scaturito dall’omicidio del favarese Baldassarre Contrino, 73 anni, ucciso con un colpo di pistola calibro 38 al torace in contrada Petrusa lo scorso anno. Sul banco degli imputati, seduto davanti i giudici della Corte d’Assise di Agrigento presieduta dal giudice Alfonso Malato con a latere il giudice Alessandro Quattrocchi, siede Vincenzo Galiano, 80 anni, di Favara. E’ accusato di omicidio volontario.
In aula sono comparsi a testimoniare il “super-testimone”, la prima (e unica) persona ad accorrere subito dopo l’omicidio: “Ho notato una discussione e dopo lo sparo ho visto morire uno dei due mentre l’altro è fuggito verso Favara”. Presenti anche i figli della vittima che hanno raccontato dei rapporti tra il padre e il suo assassino, non di certo idilliaci.
L’accusa è sostenuta in aula dal pm Chiara Bisso. Si torna in aula l’11 settembre per continuare l’escussione dei testi dell’accusa.