Suicidi al Pagliarelli: visita ispettiva del Pd
Dopo il caso dei tre suicidi in poco meno di un mese avvenuti nel carcere “Lo Russo-Pagliarelli” di Palermo, questa mattina il segretario regionale del Partito Democratico e deputato regionale, Anthony Barbagallo, con il deputato nazionale e responsabile dell’area “Sicurezza” della segreteria nazionale, Carmelo Miceli, hanno compiuto un accesso ispettivo nella casa circondariale del capoluogo siciliano. […]
Dopo il caso dei tre suicidi in poco meno di un mese avvenuti nel carcere “Lo Russo-Pagliarelli” di Palermo, questa mattina il segretario regionale del Partito Democratico e deputato regionale, Anthony Barbagallo, con il deputato nazionale e responsabile dell’area “Sicurezza” della segreteria nazionale, Carmelo Miceli, hanno compiuto un accesso ispettivo nella casa circondariale del capoluogo siciliano. Presente anche Elisa Carbone, sindaco di Sommatino e componente della segreteria regionale del PD. I parlamentari hanno incontrato la direttrice dell’Istituto, Francesca Vazzana, con la quale si sono intrattenuti raccogliendo alcune indicazioni in particolare per quanto riguarda la carenza di personale sanitario, della polizia penitenziaria e la totale assenza di supporto psicologico per il personale della “penitenziaria”. “Siamo molto preoccupati – ha detto Barbagallo, al termine della visita – non soltanto dalla vicinanza ma anche dal numero dei suicidi avvenuti al Pagliarelli. Come Partito Democratico riteniamo che vada assistita e garantita la necessaria tutela ai detenuti. Bisogna inoltre garantire migliori piani terapeutici, incrementare il numero degli educatori, evitare il sovraffollamento e proporre misure alternative alla detenzione che possano alleviare, in alcuni casi, le misure che non sono piu’ confacenti con la natura del reato e la durata della pena”. “Questo e’ solo il primo step – aggiunge Miceli – di un percorso che ci vedra’ costantemente tenere aggiornato il governo. Abbiamo sentito il sottosegretario Giorgis, prima e dopo l’atto ispettivo. E insieme a lui abbiamo immaginato di tornare a breve – conclude – per ascoltare le istanze dei detenuti, del personale e del direttore che vivono l’istituto tutti i giorni”.


