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“Diplomi facili nell’agrigentino”, chiesto proscioglimento due insegnanti

Contestualmente la Procura di Agrigento ha reiterato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di altri 100 imputati

Pubblicato 3 anni fa

Il sostituto procuratore Paola Vetro, dopo la decisione del giudice di riformulare alcuni capi di imputazione ritenuti generici, ha chiesto il non luogo a procedere nei confronti di due insegnati – Stefania Bonfiglio e Assunta Alabisio – nell’ambito della maxi inchiesta “Diplomat” che ipotizza un giro di diplomi e titoli di studio “facili” ottenuti grazie a falsificazioni e alterazioni di percorsi scolastici mai avvenuti.

Contestualmente la Procura di Agrigento ha reiterato la richiesta di rinvio a giudizio nei confronti di altri 100 imputati.

Tra i promotori della presunta organizzazione – secondo l’impianto accusatorio – c’è anche l’ex deputato regionale Gaetano Cani al quale furono sequestrati circa 300 mila euro in contanti, durante le prime battute delle indagini, nascosti in una scatola di scarpe. Sotto la lente degli inquirenti agrigentini sono finiti alcuni istituti scolastici di Canicattì, Licata e Acireale. 

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