Agrigento capitale della cultura, la Corte dei Conti: “Gestione eventi confusa e incerta”
La sezione controllo della Corte dei conti ha redatto un documento "bozza per il contradditorio" elencando una serie di criticità sulla gestione dell'evento
“Allo stato degli atti istruttori acquisiti in corso di gestione dell’iniziativa “Agrigento Capitale della cultura2025″, al fine di ausiliare gli Enti, le Autorità e gli Organismi titolari delle competenze e protagonisti nell’esercizio della capacità progettuale, la Sezione evidenzia la sussistenza di una molteplicità di profili di criticità afferenti alla fase organizzativa, programmatoria ed attuativa, dai quali discendono dubbi ed incertezze sull’attuale ed effettiva realizzazione dell’obiettivo primario dell’azione amministrativa e sull’adeguatezza e corrispondenza delle attività in corso di svolgimento rispetto allo scopo fondamentale di trasmissione di un impulso per lo sviluppo sociale, economico e civile di tutto il territorio della provincia di Agrigento, connesso al risalto delle identità locali con la messa in moto di meccanismi virtuosi e percorsi di valorizzazione del territorio”. Si legge cosi nel documento redatto dalla sezione controllo della Corte dei conti, sulla gestione dell’iniziativa “Agrigento Capitale Italiana della Cultura 2025”. Questo documento, definito “bozza per il contraddittorio”, è stato elaborato per avviare un confronto con le amministrazioni coinvolte prima della stesura definitiva.
Nel documento la Corte dei Conti in 10 punti segnala “rilevanti profili d’incertezza sull’adeguatezza, sulla corrispondenza e sul coordinamento delle attività gestionali di attuazione, rispetto ai contenuti dei 44 progetti indicati nel dossier della candidatura, sul fondamento dei quali la Città di Agrigento ha conseguito il titolo di Capitale della Cultura 2025; Sussistono significativi profili di confusione e di commistione tra le attività di realizzazione dei n. 44 progetti indicati nel dossier di candidatura e le attività progettuali collegate ai finanziamenti provenienti dal bilancio regionale; Sussistono rilevanti ritardi nella rendicontazione delle somme utilizzate a valere sui finanziamenti rispettivamente, statali (Ministero Cultura) e regionali, con le conseguenze negative sulla disponibilità delle somme appartenenti alla dotazione finanziarie delle singole iniziative progettuali e sulla verifica degli stati di avanzamento nell’attuazione dei singoli progetti”. Ancora continua la sezione controllo “non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sul coordinamento tra le attività progettuali (a finanziamento statale e regionale) con le altre attività indicate nel dossier di candidatura per il miglioramento dello stato delle infrastrutture destinate alla fruizione logistica degli eventi ed alla migliore recettività dei flussi da ospitare nell’arco temporale dell’iniziativa, con risultati da consolidare nella crescita e nello sviluppo del territorio; Non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sulla esistenza, nell’ambito dell’organizzazione amministrativa dedicata all’attuazione delle singole attività progettuali, di strutture preposte alla regia ed al coordinamento nell’attuazione dei singoli progetti (interni ed esterni al dossier); 6. Non sussiste alcuna evidenza istruttoria positiva sulla costituzione di un sistema di controlli interni, idoneo prevenire e/o intercettare i disallineamenti tra le attività in corso di attuazione e gli obiettivi strategici dell’iniziativa. Sussistono significativi margini di miglioramento dell’efficienza amministrativa e contabile nei rapporti tra il Comune di Agrigento e la Fondazione, a superamento delle più che evidenti disfunzioni provenienti dal ritardo nella istituzione dell’Organismo derivato, nell’avviamento della sua organizzazione e nella soluzione delle gravi questioni discendenti in prevalenza dall’impossibilità della Fondazione ad assumere il ruolo di stazione appaltante. È necessario, scrive la Corte dei Conti, procedere a misure e soluzioni di efficientamento delle iniziative, utili e idonee ad accelerare l’attuazione dei progetti, soprattutto quelli inclusi nel dossier di candidatura, nella rimanente prospettiva quadri/trimestrale, predisponendo contestualmente la pianificazione del procedimento di liquidazione della Fondazione, la quale cessa dal ruolo e dalle competenze attuative a chiusura dell’anno 2025. 10. È opportuno che tra le misure e le soluzioni di efficientamento siano inclusi gli obiettivi della prevenzione dei costi inutili e/o diseconomici (v. es. evento inaugurazione in Teatro Pirandello) e della stabilizzazione e del consolidamento futuro delle iniziative progettuali rivelatesi idonee alla reiterazione, a vantaggio dello sviluppo culturale e della crescita economica dei territori. Inoltre si legge a conclusione “è necessario procedere alla valutazione delle singole iniziative culturali, turistiche, artistiche e scientifiche, attuate ed in corso di attuazione, al fine di verificare la sussistenza e la percezione di contributi e vantaggi rilevanti e/o significativi nella effettiva realizzazione delle finalità fondamentali dell’iniziativa “Agrigento Capitale della Cultura italiana 2025”.