Voto di scambio politico-mafioso: arrestato un altro candidato a Palermo
In manette il candidato di Fratelli d'Italia Francesco Lombardo ed il boss della famiglia di Corso dei Mille Vincenzo Vella
Nuovo arresto a Palermo per voto di scambio alle elezioni comunali. A finire in manetta Francesco Lombardo, candidato di Fdi al Consiglio comunale. Con lui arrestato anche il boss mafioso di Brancaccio Vincenzo Vella.
Secondo le indagini della Direzione investigativa antimafia, coordinate dal procuratore aggiunto Palo Guido, lo scorso 28 maggio i due si sarebbero incontrati e Lombardo avrebbe chiesto al boss il sostegno alle elezioni. L’operazione arriva due giorni dopo l’arresto, per lo stesso reato, del candidato di Forza Italia Pietro Polizzi.
“Noi altri li abbiamo dati tutti. Tu mi devi fare avere quelli tuoi solo”. Smistava fac simili dei candidati al Consiglio Comunale, in vista delle elezioni, il boss della famiglia di Corso dei Mille, Vincenzo Vella, arrestato, ieri, insieme a all’aspirante consigliere comunale di Fdi Francesco Lombardo per scambio elettorale politico-mafioso nell’ambito di una indagine coordinata dall’aggiunto Paolo Guido. Non sapendo di essere intercettato dalla Procura di PALERMO, parlando con Lombardo, che era andato a chiedergli voti per le elezioni di domenica, il boss fa capire di essersi messo in moto anche per altri candidati.
“Cosi’ non ci confondiamo”, spiega a Lombardo chiedendogli i fac simili. “Ciao sangu’ (sangue, espressione dialettale che indica appartenenza allo stesso sangue, vicinanza ndr)”, lo saluta il capomafia.lia. Voi siete una sassulata”. “Ciao sangu’ (sangue, espressione dialettale che indica appartenenza allo stesso sangue, vicinanza ndr)”, lo saluta il capomafia. Nel corso del dialogo Lombardo aveva ribadito di avere appoggi in tutta Palermo. “Mi stanno aiutando in tutta la citta’”, anche nel quartiere Zen. Vella gli dice espressamente: “io sono per te, gli altri non mi interessano”, dopo avergli chiesto quanti voti servono per essere eletti al Consiglio. “Ce ne vogliono da 1300 a1400”, risponde Lombardo che ribadisce l’importanza di ogni singolo voto. “Un voto e’ importante – lo ammonisce – perche’ con un voto si acchiana (sale ndr) con uno si scinni (scende ndr)”.
Le dichiarazioni del candidato sindaco Lagalla:
“Il caso Lombardo parrebbe essere simile a quello Polizzi, dove un certo tipo di controllo, che va oltre i requisiti formali, può essere effettuato solo dalla magistratura. Ancora i dettagli non sono noti, tuttavia, non posso che rivolgere un plauso alla Squadra mobile di Palermo e alla Procura della Repubblica per la tempestività dell’operazione. Questi casi dimostrano che non è la mafia a condizionare la politica ma singole mele marce che cercano ipotetiche scorciatoie elettorali. Adesso basta. A breve la Commissione nazionale antimafia diramerà la lista degli impresentabili. Chiederò ai partiti le dimissioni di quanti, eventualmente eletti, risultino avere legami con Cosa nostra. Se ciò non avverrà sarò io a rassegnare le dimissioni da primo cittadino di Palermo”.