Agrigento, sequestrati 750 mila euro a imprenditrice onlus anziani
Sequestro beni a imprenditrice agrigentina attiva nel settore dell'assistenza agli anziani e disabili
Beni per un valore di 750mila euro sono stati sequestrati dalla Direzione investigativa antimafia, su disposizione del procuratore facente funzioni di Agrigento Salvatore Vella e del sostituto Gloria Andreoli, a un’imprenditrice agrigentina, Martia Barba, detta Giusy, attiva nel settore dell’assistenza agli anziani e disabili attraverso la cooperativa “Suami”, indagata per i reati di appropriazione indebita e auto riciclaggio.
La donna è la moglie di Salvatore Lupo, ex presidente del Consiglio comunale di Favara, assassinato due anni fa, il giorno di ferragosto, dal padre dell’indagata, Giuseppe Barba, poi arrestato per tale omicidio. Giusy Barba, il marito defunto Salvatore Lupo, Giuseppe Barba e la moglie di quest’ultimo, Rosa Sferrazza (deceduta), avrebbero avuto ruoli primari nella gestione della cooperativa
Gli investigatori della Dia attraverso l’analisi di scritture contabili, libri sociali, movimentazione di rapporti finanziari e altro “copioso altro materiale documentale”, hanno accertando come le persone coinvolte nell’indagine siano riuscite nel tempo a reimpiegare il denaro provento dell’attività illecita scaturita dalla gestione di una società cooperativa onlus.
Il provvedimento di sequestro ha interessato 10 immobili e 2 rapporti di conto corrente bancario. I particolari dell’indagine saranno resi noti durante una conferenza stampa in programma alle 11 in Procura.