Situazione migranti, il questore Ricifari a Lampedusa
Accurato sopralluogo sull'isola delle Pelagie
Il Questore di Agrigento, Dirigente Superiore della Polizia di Stato Dr. Emanuele Ricifari, nella giornata di oggi si è recato sull’isola di Lampedusa per effettuare un accurato sopralluogo conoscitivo delle strutture deputate alla gestione del fenomeno migratorio.
“Ho visto i barchini con i quali i migranti arrivano. Ed è osservando queste imbarcazioni che si capisce qual è il porto di partenza, cambiano se la base è la Tunisia, la Libia o la Cirneaica”. Lo ha detto il neo questore di Agrigento, Emanuele Ricifari, che ieri è stato a Lampedusa. A preoccupare, esattamente per come era stato già evidenziato dal procuratore capo reggente Salvatore Vella e dal ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, sono i barchini che partono dalla Tunisia. “Sono di ferro assemblato – ha sottolineato Ricifari – e hanno una galleggiabilità inferiore rispetto a quelli di legno o di resina”.
Dopo aver preso visione e cognizione dell’HotSpot sito in contrada Imbriacola, delle relative infrastrutture e delle metodiche di lavoro praticate per la gestione dei migranti che giungono dalle coste dell’Africa, si è recato presso il Municipio dove ha incontrato il Sindaco del Comune di Lampedusa e Linosa, Filippo Mannino.
Ha, inoltre, fatto visita alla Parrocchia di San Gerlando, dove ha incontrato il Parroco, Don Carmelo Rizzo e si è soffermato a salutare gli studenti delle scuole elementari che stavano concludendo in festa il tradizionale precetto pasquale. “Gli isolani sono consapevoli della gravità della situazione e sono, come è giusto che sia, preoccupati per la vivibilità e l’economia dell’isola – ha continuato il questore Ricifari – il fenomeno non riguarda solo i disperati che arrivano, ma anche la comunità che regge questi continui approdi. Proveremo a fare in modo che l’impatto sulla comunità sia il più morbido possibile”.
A seguire, si è recato presso il Comando della Sezione Operativa Navale della Guardia di Finanza e presso quello della Guardia Costiera ed ha infine incontrato esponenti del Poliambulatorio lampedusano per un breve scambio di idee sulla situazione. “La macchina è ben rodata e c’è un continuo ricambio di operatori sul campo”, ha sottolineato il neo questore di Agrigento.