Agrigento

Fronteggiare episodi di violenza e stalking, firmato protocollo “Elios” tra Questura e Asp Agrigento

L'obiettivo è quello di avviare dei percorsi di rieducazione e riabilitazione del soggetto maltrattante

Pubblicato 8 ore fa



Bloccare le recidive degli episodi di violenza in ambito domestico o di atti persecutori, prima che questi diventino un crimine prevalentemente rilevante, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. Questo l’obiettivo del “Protocollo Elios” siglato questa mattina tra la Questura, nella persona del Questore Tommaso Palumbo e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento nella persona del Direttore Generale Giuseppe Capodieci.

“Un protocollo nuovo che adesso firmiamo con l’azienda ospedaliera che ha messo in atto dei percorsi psicologici che mirano ad un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante”; ha dichiarato il Questore Tommaso Palumbo.

Le azioni previste dal protocollo nascono dall’istituto dell’ammonimento del Questore, disciplinato dalla Legge al fine di fronteggiare in via preventiva episodi di violenza domestica e di stalking.

Con il protocollo Elios, ha ribadito il manager dell’Asp Giuseppe Capodieci, oltre all’azione inibitoria rispetto alla reiterazione di determinati comportamenti, per i quali viene adottato l’Ammonimento del Questore, si aggiunge un ulteriore strumento, che prevede, per l’autore delle condotte censurate, di intraprendere, facoltativamente, un percorso di “rieducazione”, con il sostegno di un’equipe specializzata che lo potrà aiutare a prendere consapevolezza del disvalore sociale e della lesività degli atteggiamenti prevaricatori, riducendo così il rischio di recidiva”.

Dunque una collaborazione sinergica, quella tra la Questura e l’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento, per favorire la “presa in carico ” della persona ammonita e la verifica degli esiti delle attività poste in essere, nella consapevolezza che gli interventi preventivi rivolti all’autore delle violenze non possono che rafforzare la tutela ed il sostegno delle vittime di violenza.

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