Femminicidio Patrizia Russo, no domiciliari Salamone: disposta la perizia psichiatrica
La corte d'Assise di Alessandria ha disposto una perizia psichiatrica per accertare se le condizioni di salute del detenuto siano compatibili con la detenzione
La corte d’assise di Alessandria ha respinto la richiesta di scarcerazione presentata dall’avvocato Salvatore Pennica per Giovanni Salamone, 62 anni, originario di Agrigento, condannato all’ergastolo per l’omicidio della moglie Patrizia Russo, 53 anni, uccisa il 16 ottobre 2023 a coltellate nella loro abitazione di Solero, in Piemonte. I giudici hanno ritenuto che la gravita’ e la ferocia del delitto rendano concreto il rischio di reiterazione del reato, motivo per cui l’uomo restera’ in carcere. Contestualmente, la corte ha disposto una perizia psichiatrica per accertare se le condizioni di salute del detenuto siano compatibili con la detenzione. Secondo una consulenza della difesa, Salamone soffrirebbe di una forma di depressione grave che richiederebbe il ricovero in una struttura specializzata. L’incarico e’ stato affidato alla psichiatra Sarah Di Marco, che dovra’ depositare la relazione entro il 9 dicembre. Il movente del femminicidio, secondo le indagini, sarebbe legato a difficolta’ economiche: l’uomo, rimasto senza lavoro, viveva una fase di forte tensione e preoccupazione per la situazione finanziaria della famiglia. Nei giorni precedenti al delitto, avrebbe avuto una scopertura di 250 euro sul conto corrente e la moglie si sarebbe rifiutata di aiutarlo, circostanza che avrebbe scatenato la sua reazione violenta.




