Agrigento

Carceri, Agrigento: Polizia penitenziaria sequestra telefoni cellulari

Quattro telefoni cellulari sono stati sequestrati dalla Polizia penitenziaria nella Sezione detentiva di media sicurezza della casa circondariale di Agrigento. A rivelare l’accaduto è il Sappe, sindacato autonomo di polizia penitenziaria, della Sicilia. “Questa mattina – è scritto in una nota – una brillante operazione del personale di Polizia penitenziaria della casa circondariale di Agrigento […]

Pubblicato 5 anni fa

Quattro telefoni cellulari sono
stati sequestrati dalla Polizia penitenziaria nella Sezione detentiva di media
sicurezza della casa circondariale di Agrigento.

A rivelare l’accaduto è il Sappe,
sindacato autonomo di polizia penitenziaria, della Sicilia.

Questa mattina – è scritto in una nota – una brillante operazione del personale di Polizia penitenziaria della casa
circondariale di Agrigento è stata coronata dal successo. Durante la
perquisizione ordinaria sono stati rinvenuti quattro telefoni cellulare presso
la Sezione detentive di media sicurezza. Pare che gli strumenti telefonici
fossero occultati al di sotto del fondo dei frigoriferi portatili che
l’amministrazione penitenziaria offre in dotazione all’utenza. Alta

scrive ancora il Sappe – la
professionalità del personale di Polizia penitenziaria di Agrigento che
nonostante lavori senza strumenti adeguati riesce sempre e comunque a compiere
il proprio dovere in modo esemplare. Il Sappe, ancora una volta
, – si legge
non può fare altro che elogiare il
personale di Polizia penitenziaria di Agrigento che ha rinvenuto tali
telefonini, dimostrando grandi capacità professionali”.

Questi, a parere del sindacato, “sono i frutti di una sorveglianza
ridotta a causa del forzato mancato controllo dell’utenza per carenza di
personale di Polizia penitenziaria costretto a ottemperare la propria attività
lavorativa in più posti di servizio nel caso del Penitenziario di Agrigento una
unità si trova costretto a vigilare un piano intero di reclusi (media e alta
sicurezza compreso il cancello di sbarramento). Da anni
– si fa rilevare – il Dipartimento dell’Amministrazione
Penitenziaria  è stato e viene
continuatamente sollecitato ad adottare interventi concreti per impedire l’uso
di cellulari indebitamente introdotti in carcere come, ad esempio, la dotazione
ai Reparti di Polizia penitenziaria di adeguata strumentazione tecnologica per
contrastare l’indebito uso di telefoni cellulari o altra strumentazione
elettronica da parte dei detenuti nei penitenziari italiani. Sulla questione
relativa all’utilizzo abusivo di telefoni cellulari e di altra strumentazione
tecnologica che può permettere comunicazioni non consentite
– scrive il
Sappe – è ormai indifferibile adottare
tutti quegli interventi che mettano in grado la Polizia penitenziaria di
contrastare la rapida innovazione tecnologica e la continua miniaturizzazione
degli apparecchi, che risultano sempre meno rilevabili con i normali strumenti
di controllo”.

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