Agrigento

Caso Suv, gli atti che fanno chiarezza sul perchè il Comune deve restituire le somme al Ministero

I documenti sono stati resi noti dal deputato Miche Sodano che torna a chiedere le dimissioni dell'intera giunta

Pubblicato 3 anni fa

“Il Dipartimento per le Politiche della Famiglia ha risposto tempestivamente alla mia richiesta di fare chiarezza sul caso Suv e, inoltrandomi la comunicazione già inviata all’amministrazione comunale in data 20 aprile, spiega financo le modalità con cui Agrigento dovrà restituire alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ben 131 mila euro. I responsabili di questo triste episodio che ha sottratto spazi e possibilità ai minori agrigentini dovrebbero, in sequenza, chiedere scusa alla cittadinanza, comunicare tempestivamente in quale modo troveranno le coperture per restituire la somma (se parzialmente, attraverso vendita dei suv, o con emissione di nuovo debito) e, conseguentemente, rassegnare le dimissioni. Questa vicenda ci deve ricordare che, per amministrare efficientemente una città, non basta essere brave persone, per quanto sia un fondamentale prerequisito. Tocca ai giovani più preparati e volenterosi scendere in campo per impedire che, ancora una volta, attraverso volti puliti, i soliti manovratori della politica mantengano il loro potere sulle nostre città.” Cosi il deputato Michele Sodano, che ha diffuso i documenti tra Governo centrale e Municipio.

Gli atti:

-Il Ministro per le pari opportunità e la famiglia il 24 giugno 2021 ha disciplinato il finanziamento delle iniziative di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori, e il Comune di Agrigento risultava destinatario di risorse statali pari a euro 135.617,15, successivamente accreditate nelle casse comunali tramite pagamento effettuato dalla Banca d’Italia in data 29 luglio 2021;

con Messaggio del 12 luglio 2021, pubblicato nel sito istituzionale del Dipartimento per le politiche della famiglia, venivano esemplificate alcune delle possibili modalità di utilizzo delle risorse relativamente al finanziamento in questione;

– il 20 dicembre 2021 il Comune di Agrigento, con una lettera inviata al Dipartimento per le politiche della famiglia, comunicava la decisione “di utilizzare la somma dei centri estivi, parte per il rimborso delle spese sostenute dalle famiglie per servizio di baby sitting e parte per il completamento di attività ludiche organizzate dal Comune per le quali necessita l’acquisto di autovetture utili al trasporto di bambini che hanno partecipato a dette attività” e chiedeva “una comunicazione formale che autorizzi a impegnare la somma”. Nella stessa giornata il Dipartimento per le politiche della famiglia riscontrava la richiesta del Comune, sostenendo che “in merito alla stessa, l’intervento così come rappresentato sembrerebbe essere compatibile con quanto previsto dalla normativa vigente. Tuttavia, occorre precisare che è necessario che i mezzi acquistati vengano effettivamente utilizzati a potenzimamento delle attività previste”.  Ma non solo, il Ministero ribadiva – e su questo il Comune ha fatto chiaramente “confusione”, “la presente comunicazione è offerta a merto titolo collaborativo… e non ha valore Nè può essere considerata quale autorizzazione concessa da parte dello scrivente in merito all’acquisto dei mezzi”;

il 5 gennaio 2022, il Codacons provinciale di Agrigento inoltrava un esposto al Dipartimento per le politiche della famiglia relativamente al finanziamento erogato in favore del Comune di Agrigento, nel quale segnalava una «macroscopica violazione delle finalità del finanziamento con conseguente danno per lo Stato»;

13 gennaio 2022, il Dipartimento per le politiche della famiglia chiedeva al Comune di Agrigento di trasmettere urgentemente «tutta la documentazione utile, sia istruttoria che formale, relativa all’utilizzo delle risorse afferenti al finanziamento (..)»>; e il 24 gennaio 2022, il Comune di Agrigento rappresentava che il finanziamento statale era stato pressoché integralmente utilizzato per l’acquisto di quattro autovetture Sport Utility Vehicle (denominati SUV) per un importo complessivo di euro 120.000,00, impiegate nell’ambito di un unico intervento svolto a favore di minori realizzato in data 31 dicembre 2021 dalle ore 11.40 alle ore 13.30 e che il restante importo era stato utilizzato, rispettivamente, per l’acquisto di nove Notebook, per euro 11.067,84 euro, utilizzati nel medesimo intervento del 31 dicembre 2021 e per il rimborso di spese per servizi di Baby sitting, tasse di iscrizione asili nido e per non precisate attività diurne estive a carattere educativo e ludico-ricreativo, per il restante importo di euro 4.539,00;

il 24 febbraio 2022, il Dipartimento, preso atto della documentazione inoltrata, riteneva necessario acquisire ulteriori elementi utili alla verifica della conformità dell’utilizzo delle somme oggetto di finanziamento alle finalità prescritte dalla legge, concernenti “iniziative di potenziamento dei centri estivi, dei servizi socio educativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa destinati alle attività dei minori” con particolare riguardo all’unico intervento svolto in data 31 dicembre 2021, sollecitando il Comune di Agrigento a fornire ulteriori elementi formali integrativi rispetto a quanto già dichiarato, e il 10 marzo il Comune continua a dire che i mezzi e i pc sono serviti per una sola manifestazione, allegando 7 fotogrammi di quell’evento.

-il 12 aprile il Dipartimento, alla luce dei fatti suesposti, come rappresentanti e documentati dal Comune di Agrigento – si legge – risulta che il predetto Comune abbia utilizzato 131.118 euro con modalità attuative, concretizzatesi in un’unica iniziativa ricreativa della durata di meno di 2 ore che eludono le finalità previste dal dettato normativo”. Per tutto questo il Comune è “tenuto alla restituzione delle somme oggetto di finanziamento”, ovviamente solo per la percentuale usata per le auto.

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