Agrigento

Agrigento, protestano in strada i “no green pass”

Applausi e ancora slogan urlati di apprezzamento alle forze dell’ordine

Pubblicato 3 anni fa

“Green Pass? Per noi la Libertà è sacra e inviolabile. Basta al lascia passare che oggi il Governo impone ai cittadini che hanno deciso di non sottoporsi al  vaccino”.

Recitava così la  locandina della manifestazione organizzata dal comitato spontaneo “No green pass” (senza nomi) prevista per  oggi ottobre alle ore 18. E così è stato.

Gli esponenti del comitato e gli  aderenti, circa una ottantina, sono partiti  in corteo da Piazza Stazione, o più precisamente dall’androne della stazione dove si erano rifugiati per la pioggia insistente, proseguendo per viale della Vittoria e infine  raggiungendo  Piazza Cavour dove si è tenuto un “sit in” per ribadire  il loro  “Basta ad uno strumento politico che non tutela la salute, ma crea  discriminazione, disgregazione e disagi all’interno dei luoghi di lavoro ed all’interno dei nuclei familiari”.

Al solito oltre alla creatività degli slogan urlati (Draghi va via sei tu  la pandemia”, “Noi siamo gente che non molla mai”, si è assistito ad argomentazioni più drammatiche  da parte di alcuni partecipanti che hanno urlato il proprio dolore perché  semplicemente “non ce la fanno più” per il caro-vita, le ingiustizie e i soprusi nel mondo del lavoro, le condizioni disumane denunciate da una donna che era fuggita dalla catena di montaggio dell’Iveco  ritornando poi  ad Agrigento e nel farlo enumera le morti dei suoi compagni di lavoro a 38 e 40 anni: “Eravamo seimila all’inizio e poi  li ho visti morire tutti per ischemia, c’era  gente schizofrenica- urla- che veniva sfruttata alla catena di montaggio  col certificato di medici compiacenti”.

Eppure- continua- da bambina avevo assistito alla protesta per l’acqua ad Agrigento ed ero scappata vergognandomi  di stare in questa città che oggi si deve svegliare”.

Applausi e ancora slogan urlati di apprezzamento alle forze dell’ordine e di biasimo verso una classe governativa  e in particolare un G-20 “che ci prende per il culo”.

Lo urla un manifestante che in fatto di vaccinazione ha esternato la sua preoccupazione:  “Siamo qua per difendere i diritti anche dei nostri bambini, degli anziani, il diritto al lavoro. Hanno messo una misura che non ha nulla di sanitario. Lo dico anche alle forze dell’ordine e qualche vostro collega è stato sospeso dal lavoro,  ci vogliono mettere l’uno contro l’altro, col G-20” ci prendono per il culo” e così dicendo fa roteare lo smartphone con  le immagini  dei “complottisti democratici”, così li definisce.

“Oggi siamo qui per fare fronte comune e far valere i nostri diritti se i giornalisti iniziano a fare  il lavoro serio di informazione perché il loro è un lavoro nobile, l’informazione oggi è fondamentale per la tenuta democratica di questo paese, non si può vendere la propria dignità. Quello che avete scelto come vocazione di vita lo dovete fare fino in fondo, dovete e dobbiamo tutelare la democrazia”.

La manifestazione tra urla e applausi  è proseguita sotto la pioggia insistente mentre da più parti ci viene confermato che  l’iniziativa  “Trieste chiama Agrigento risponde” verrà replicata sabato prossimo.

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