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Campobello di Licata, badanti “svuotarono” conto ad anziana: condannati a 6 anni e 6 mesi

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato con a latere i giudici Alessandro Quattrocchi e Giuseppa Zampino, hanno condannato alla pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione Francesco Nocera, 51 anni, e la sua compagna Irene Infuso, 38 anni. I coniugi sono stati condannati per aver […]

Pubblicato 4 anni fa

I giudici della prima sezione penale del Tribunale di Agrigento, presieduta da Alfonso Malato con a latere i giudici Alessandro Quattrocchi e Giuseppa Zampino, hanno condannato alla pena di 6 anni e 6 mesi di reclusione Francesco Nocera, 51 anni, e la sua compagna Irene Infuso, 38 anni. I coniugi sono stati condannati per aver costretto con minaccia e forza un’anziana di Campobello di Licata a cedergli di fatto tutti i risparmi di una vita: beni immobili, buoni fruttiferi e 148 mila euro “spariti” dal conto della vittima. 

I giudici hanno altresì disposto una provvisionale di 30 mila euro a titolo di risarcimento (che sarà comunque quantificato in sede civile) nei confronti della parte civile, rappresentata dall’avvocato Monica Malogioglio. L’accusa, sostenuta in aula oggi dal pm Chiara Bisso, aveva chiesto la condanna ad otto anni di reclusione per entrambi.

L’inchiesta risale al 2007 quando Nocera, secondo l’impianto accusatorio che ha retto al vaglio del giudizio di primo grado, e la compagna cominciarono a rivestire i panni di badanti dell’anziana sbrigandole commissioni e accompagnando la sorella all’ospedale di Canicattì. Da questo primo normale approccio si arrivò ai fatti che hanno determinato oggi la condanna della coppia difesa dall’avvocato Salvatore Loggia.

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