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Canicattì, anziani ore in fila per il vaccino trovano la porta chiusa

Il commissario dell’Asp Zappia: “Chiediamo scusa, vaccini a domicilio”

Pubblicato 3 anni fa

In fila anche per ore all’ospedale Barone Lombardo di Canicattì per poi trovare la porta chiusa. E’ accaduto nel popoloso centro dell’agrigentino dove alcuni anziani si erano recati per la somministrazione della prima dose di vaccino. Nonostante la normale registrazione effettuata sul portale gli anziani – una decina circa – hanno trovato la porta chiusa e sono dovuti ritornare a casa senza aver fatto il vaccino. Lo riporta l’Adnkronos. La testimonianza arriva direttamente da alcuni familiari: “Siamo arrivati alle 9:30 e c’erano già i nomi sistemare fuori per i turni ma era tutto chiuso a chiave. E nessuno del personale ha saputo spiegarci il motivo.” 

“Sono indignato, dichiara deputato regionale l’On. Carmelo Pullara Vicepresidente della Commissione Sanita’ all’Ars, per quanto accaduto in questi giorni presso l’Ospedale Barone Lombardo di Canicatti’. Siamo all’assurdo, tutto questo e’ inaccettabile e vergognoso. Non si riesce a garantire un servizio alla cittadinanza in un periodo cosi’ delicato. Sono mesi che denuncio le tante inadempienze ma anche l’inadeguatezza del commissario Zappia cio’ nel silenzio assordante di tutti a volte tacitato anche dalla stampa ovvero attaccato quasi fosse un fatto personale. La politica che non agisce , ovvero che tace, e’ complice e parimenti responsabile. Meglio isolati che omologati a questo agire. Senza “il sorriso”, che non riuscendo avrebbe voluto togliere alle nostre mamma -conclude Pullara- ritengo che senza indugio l’Assessore Razza debba procedere a sollevare  Zappia dall’incarico di Commissario asp di Agrigento, senza venirci a raccontare a cominciare dallo stesso Zappia la favoletta della ricerca dei responsabili: di responsabile c’è ne uno solo al pari di chi prende le decisioni ed il lauto compenso. Il mantenimento dello stesso ancora alla guida dell’Asp di Agrigento visti gli oggettivi fatti non si spiegherebbe oltre”.

Sul caso è intervenuto anche il commissario straordinario dell’Asp di Agrigento, Mario Zappia, raggiunto telefonicamente dall’AdnKronos: “C’è stato sicuramente un difetto di comunicazione. Mi scuso personalmente per quanto accaduto. Mi auguro che non accada più, domani mattina chiederò spiegazioni, devo capire cosa è accaduto. Perché abbiamo creato questo disagio a queste persone anziane. Chiedere scusa è il minimo che possiamo fare. Abbiamo sbagliato noi. Farò una telefonata di scuse e poi, per venire incontro a questi anziani, non i faremo più venire per fare il vaccino ma lo faremo a domicilio. Per cercare di limitare a loro il disagio, mi spiace davvero per ciò che è accaduto”.

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