Canicattì, padre e figlio rinviati a giudizio per rapina aggravata
Sono accusati di aver minacciato e sottratto trenta tubi per l'irrigazione ad un imprenditore di Canicattì
Il gup del tribunale di Agrigento Stefano Zammuto, accogliendo la richiesta del sostituto procuratore Paola Vetro, ha disposto il rinvio a giudizio nei confronti di Antonino Putano, 75 anni, e del figlio Massimo, 46 anni, accusati di rapina aggravata ai danni di un imprenditore di Canicattì. La prima udienza del processo è stata fissata il prossimo 26 gennaio davanti i giudici della seconda sezione penale presieduta da Wilma Angela Mazzara.
La vicenda risale a qualche giorno prima del Ferragosto 2018 quando, secondo la ricostruzione degli inquirenti, padre e figlio si presentarono all’interno della proprietà di un imprenditore agricolo minacciandolo e sottraendogli una trentina di tubi per l’irrigazione dei campi. L’anziano imprenditore agricolo fu anche minacciato non appena cercò di opporre resistenza: “Se mi denunci passerai dei guai …”.
Prima di lasciare l’abitazione dell’imprenditore i due, a bordo di un furgone, speronarono l’auto della vittima nel tentativo di quest’ultimo di impedire loro di scappare.