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Cellulari e droga in carcere, 5 condanne: c’è anche empedoclino

Due anni la condanna inflitta all'empedoclino

Pubblicato 2 anni fa

Il gup del tribunale di Palermo, Marco Gaeta, ha disposto cinque condanne nell’ambito del processo col rito abbreviato a carico di altrettante persone per la vicenda del rinvenimento di sostanza stupefacente e cellulari all’interno del carcere di Augusta.

Otto anni sono stati inflitti a Fabrizio Tre Re; quattro anni alla moglie di quest’ultimo, Teresa Altieri; sei anni di reclusione a Rosario Di Fiore mentre due anni sono stati inflitti a James Burgio, 28enne di  Porto Empedocle. Tre anni, infine, all’agente di polizia penitenziaria Giuseppe Scafidi.

Attraverso intercettazioni telefoniche e ambientali sono stati in oltre acquisiti ulteriori elementi di prova relativi ad un commercio illecito di sostanze stupefacenti. E’ stato, infatti, possibile documentare alcuni episodi in cui telefonini illecitamente introdotti in carcere sono stati utilizzati dai detenuti per la vendita di droga.

Di uno di questi episodi si e’ reso responsabile lo stesso Tre Re che ha trattato telefonicamente con James Burgio, detenuto nel carcere di Augusta, la vendita a dei complici in liberta’ di una partita di circa 5 chili di droga.

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