Agrigento

Coronavirus: nuovi positivi all’ospedale di Agrigento tra pazienti, medici e infermieri

Confermata dall'Asp la notizia di nuovi casi all'ospedale di Agrigento: 16 sono medici e infermieri

Pubblicato 3 anni fa

Almeno sei positivi nel reparto di medicina, altri tre in cardiologia e almeno due al pronto soccorso, ortopedia e patologia clinica. Situazione complicata all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento dove nelle ultime ore sono stati eseguiti diversi tamponi nei vari reparti del nosocomio che avrebbero portato alla luce diversi contagi. Si tratta non soltanto di pazienti ma anche di medici e personale sanitario. Sedici tra loro, infatti, sono risultati positivi al tampone e posti in quarantena.

La nota dell’Asp di Agrigento

In riscontro alla presenza di casi di positività al covid-19 presso il presidio ospedaliero “San Giovanni di Dio” di Agrigento, la Direzione dell’ospedale conferma di aver rilevato casi positivi “a macchia di leopardo” fra i pazienti di alcuni reparti della struttura. Gli stessi pazienti  sono stati immediatamente posti in isolamento e trasferiti presso il reparto di medicina-covid mentre gli ambienti interessati sono già stati sottoposti a sanificazione come da protocollo. Per ciò che concerne il personale, la Direzione dell’ospedale comunica che, dall’inizio del mese di novembre, sono stati individuati 16 casi di positività al covid-19 tra medici ed infermieri (sul totale di circa 850 dipendenti). I sanitari sono asintomatici o paucisintomatici e si trovano in quarantena presso i propri domicili.

Covid Hospital a Ribera

“Si lavora alacremente e a ritmi intensi all’ospedale “Fratelli Parlapiano” di Ribera per l’attivazione di sessanta posti letto destinati a fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19 (dieci posti di terapia intensiva, dieci di sub-intensiva e quaranta di degenza ordinaria). Si tratta di interventi avviati dall’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento nell’ambito dell’emergenza Coronavirus in Sicilia per i quali ieri mattina, nel corso di un sopralluogo a cui hanno preso parte il commissario straordinario ASP, Mario Zappia, ed il responsabile dell’”Ufficio speciale per il commissario delegato del piano nazionale”, Tuccio D’Urso, è stato verificato l’avanzamento dei lavori.  Nel corso della sua visita l’ingegnere D’Urso ha reso noto che il presidio ospedaliero sarà dotato delle attrezzature acquistate dall’Ufficio speciale, dotazioni essenziali che contribuiranno a fare del “Fratelli Parlapiano” il Covid-Hospital di riferimento per il territorio provinciale.” comunica l’Asp di Agrigento

La nota dell’ex sindaco Firetto

“La situazione all’ospedale San Giovanni di Dio è al limite. La Rianimazione  è pressoche’ al completo. Il reparto Covid è attualmente da 28 posti e sembrerebbe in sovrannumero. A ciò si aggiungano i disagi segnalati nel reparto dei pazienti Covid che nel loro isolamento vivono disagi quali perfino la mancanza di carta igienica nei bagni e di sedie e tavoli per consumare i pasti. È tutto sotto controllo? No, non lo è.  La curva dell’epidemia non accenna a scendere. Questo è già il livello di crisi mentre i numeri continuano a crescere. Che cosa si aspetta? Quali altri segnali si attendono per adottare misure più restrittive? Le scuole devono essere chiuse, perché il virus viaggia anche tra asintomatici. Altre restrizioni vanno adottate subito almeno nelle zone più a rischio assembramento. Sarò felice di dire di essermi sbagliato, quando si affermerà, come spero, che non era necessario tanto allarme. Ma al momento le rassicurazioni non bastano. Serve coraggio e responsabilità. Prima la salute, poi il resto.”

La manifestazione

Proprio questa mattina davanti l’ospedale di Agrigento si è tenuta una manifestazione organizzata dalle sigle sindacali a sostegno dei lavoratori della sanità, impegnati in prima linea nel contrasto alla seconda ondata di contagi di Covid-19. “Pubblico per il pubblico, lavoratori uniti per dare cure e servizi ai cittadini” è lo slogan che unirà tutti i presidi d’Italia, che si svolgeranno nel pieno rispetto delle norme sulle manifestazioni pubbliche contenute nel Dpcm del 3 novembre scorso. Oltre ai segretari generali territoriali e regionali delle federazioni della Funzione pubblica, parteciperanno anche i segretari generali delle Confederazioni regionali di Cgil, Cisl e Uil, Alfio Mannino, Sebastiano Cappuccio e Claudio Barone. 

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