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Covid-19, bufera su audio del dirigente regionale: convocata commissione sanità

Covid:dirigente a manager, caricate posti letto o zona rossa Sicilia, chat WhatsApp di La Rocca pubblicate da La Sicilia

Pubblicato 3 anni fa

Oggi su Cross dev’essere calato tutto il primo step al 15 novembre. Non sento ca.., perche’ oggi faranno le valutazioni e in funzione dei posti letto di terapia intensiva decideranno in quale fascia la Sicilia risiede”. Lo dice in un vocale del 4 novembre scorso nella chat di Whatsapp con i capi delle Asp siciliane e i manager ospedalieri il dirigente generale del dipartimento pianificazione strategica della Regione siciliana , Mario La Rocca. Il superburocrate si riferisce ai dati sul contrasto al contagio da Covid 19 che secondo lui potrebbero incidere sulla scelta ministeriale dell’inserimento della Sicilia in una delle tre zone covid. 

Il Presidente Musumeci al ministro Boccia: mandate cento ispettori, ma basta speculazioni.

La Sicilia è governata da persone perbene. E questo dovrebbe averlo già capito il ministro Francesco Boccia. bbiamo chiesto noi a Roma, ormai una settimana addietro, che si mandino dieci-cento ispettori per fare chiarezza sulla gestione dei numeri nella gestione dell’epidemia in Sicilia: non temiamo alcun controllo e mettiamo così fine a ogni tentativo di speculazione. Per noi leale collaborazione istituzionale significa questo. E come sa Boccia non ci siamo mai sottratti al rispetto di questo principio. Stiamo vivendo una terribile pandemia, un’emergenza sanitaria mondiale senza precedenti, nella quale salvaguardare vite umane dovrebbe essere in politica il primo impegno di tutti, anche in Sicilia, al di là delle appartenenze. L’appello all’unità d’intenti del capo dello Stato per noi è molto chiaro. Spero lo sia per tutti.

Audizione in commissione sanità

E intanto Margherita La Rocca Ruvolo, che presiede la commissione sanità in Sicilia, annuncia:Ho già convocato per martedì 24 novembre un’audizione urgente dell’assessore regionale per la Salute Ruggero Razza e del dirigente generale del dipartimento di Pianificazione strategica della Regione siciliana Mario La Rocca. Preme innanzitutto chiarire se il messaggio vocale con cui il dirigente La Rocca invita con veemenza i manager di Asp e ospedali a caricare sulle piattaforme Cross e Gecos i dati sui posti letto da attivare in Sicilia siano delle pressioni finalizzate ad evitare restrizioni da parte del governo nazionale rappresentando però una situazione non corrispondente alla realtà o se sia un modo per accelerare l’attivazione dei posti letto previsti dalla pianificazione ospedaliera anti Covid perché forse aveva notato dei ritardi da parte delle aziende. Se qualcuno ha delle responsabilità è giusto che se le assuma”.

L’audio whatsapp 

Il contenuto delle chat e’ stato pubblicato oggi dal quotidiano La Sicilia, a firma di Mario Barresi, e l’audio e’ pubblicato sul sito web del giornale Lasicilia.it. La Rocca oggi dopo la pubblicazione delle chat dice: “Tutti i dati caricati sulla piattaforma Gecos della Regione siciliana sono veritieri, tutti i posti disponibili. Una diversa azione costituirebbe reato. Vadano i Nas a controllare ovunque anche oggi. Ma basta sciacallaggi e notizie tra il detto e non detto, che hanno la sola funzione di allarmare inutilmente la pubblica opinione”. Il dirigente, si evince dalle chat pubblicate, spinge sui numeri di letti in terapia intensiva e reparti ordinari da comunicare al governo per evitare che la regione diventi zona rossa dopo che il premier Giuseppe Conte ha firmato il Dpcm per arginare la seconda ondata del Covid. La Rocca dice, riporta il giornale, “non e’ accettabile che noi si subisca ulteriori restrizioni perche’ c’e’ resistenza da parte di qualcuno ad aprire posti letto di terapia intensiva o ordinari. Sono a casa, da tre settimane col Covid, ed e’ da tre settimane che vi prego di aprire posti”. “E in effetti, fino a quel momento, i primi di novembre, la Sicilia e’ davvero in ritardo. Secondo i dati caricati su Gecos, l’altra piattaforma ufficiale di Protezione civile, l’annunciato potenziamento delle rianimazioni prosegue a ritmo di lumaca”, osserva il quotidiano di Catania.

Il comitato tecnico-scientifico siciliano 

“Senza entrare nel merito dei criteri previsti dal ministero per identificare i posti letto di area critica intensiva, a noi nel Cts risultano sicuramente operativi in Sicilia, e dedicati ai pazienti Covid19, 344 posti letto intensivi quindi con ventilatore, monitoraggi, sistemi infusionali e specialista in anestesia e rianimazione dedicati, di cui 242 occupati alle 10 di stamattina”. Lo spiega Antonello Giarratano, presidente Siaarti e componente del Comitato tecnico scientifico della Regione siciliana. “Il dato dei posti letto intensivi occupati da pazienti Covid 19 e’ in linea con i dati che sono in nostro possesso della rete nazionale Siaarti – aggiunge – La programmazione prevede di raggiungere il 30 novembre 416 posti letto che il Cts ha approvato , sempre nella convinzione che le necessarie attuali restrizioni appiattiscano la curva di crescita del contagio”.

La nota del presidente della commissione antimafia siciliana

“I siciliani hanno il diritto di sapere quanti sono i posti letto realmente disponibili nelle strutture sanitarie dell’isola. Chiediamo al Ministero di inviare i propri ispettori in Sicilia per verificare quale sia la reale fotografia sulla capacita’ di tenuta del nostro sistema sanitario”. Lo dice il deputato e presidente dell’Antimafia regionale, Claudio Fava, dopo le notizie sulle pressioni fatte dal dirigente regionale Mario La Rocca ai manager ospedalieri sui posti in terapia intensiva via chat Whattsap. Le chat sono state pubblicate dal quotidiano La Sicilia. “Alle ricognizioni effettuate dai sindacati, dalle quali emerge il sostanziale scostamento tra i posti indicati sulla carta e quelli realmente operativi, si aggiunge oggi la notizia di pressanti e pesanti sollecitazioni dell’assessorato regionale verso le strutture sanitarie a “caricare” i dati sui posti letto – aggiunge Fava – Una sollecitazione brutale, stando alle parole del dirigente regionale La Rocca, riferite questa mattina dal quotidiano La Sicilia“. “Che vuol dire? – prosegue – Che occorreva caricare sul sistema di tracciamento nazionale anche posti letto che non esistono? Che bisognava dare per operativi anche quelli ancora sforniti del personale medico necessario ad una terapia intensiva? Stiamo alterando la realta’ per evitare di finire in zona rossa? E tutto questo sulla pelle dei siciliani?. E’ inammissibile pensare che la salute dei siciliani sia stata oggetto di menzogne e di baratti, come purtroppo ci confermano non solo le denunzie del sindacato dei medici ma anche i gravi casi che stanno emergendo ovunque di reparti ancora non attivati, da Barcellona Pozzo di Gotto dove i macchinari giacciono inutilizzati in una magazzino, a Petralia dove il raggiungimento degli obiettivi dichiarati non sara’ possibile prima di diverse settimane, o al Policlinico di Messina da cui giungono notizie allarmanti e verificate che contraddicono le rassicurazioni dell’assessore Razza”.

Il M5S chiede dimissioni assessore e dirigente 

Apprendiamo con sgomento di queste presunte pressioni del direttore generale dell’assessorato alla Salute, Mario La Rocca, di caricare sulle piattaforme Cross e Gecos tutti i dati relativi ai posti letto da attivare in Sicilia entro il 15 novembre, secondo il crono-programma presentato alla commissione Salute. E tutto questo alla vigilia delle decisioni romane sui colori da assegnare alle Regioni e lo stesso giorno in cui quegli stessi dati su posti letto, evidentemente ancora da attivare, venivano presentati alla commissione salute dell’Ars”. A dirlo sono i deputati del M5s e componenti della commissione Salute dell’Assemblea regionale siciliana, Giorgio Pasqua, Francesco Cappello, Salvatore Siragusa e Antonio De Luca, dopo l’audio del super burocrate pubblicato oggi dal sito lasicilia.it. “Se quanto riportato nell’articolo fosse vero – continuano i deputati – i nostri dubbi sulla coincidenza di posti letto reali con quelli sulla carta sarebbero molto rafforzati e si sarebbe davanti all’ennesima plastica dimostrazione della totale e assoluta inaffidabilità politica dell’assessorato alla Salute, su cui a questo punto ispettori ministeriali, di cui avevamo già chiesto l’invio in Sicilia, e magistratura è opportuno che intervengano per fare luce e chiarezza”. Per i pentastellati “non si può barare con la salute dei cittadini, né può essere tollerato un atteggiamento di questo genere nei confronti dello Stato. Ne va della credibilità delle istituzioni regionali, che grazie alle giravolte di Musumeci è già stata abbondantemente compromessa. Mercoledì si discuterà la mozione di censura nei confronti di Razza, che insieme a Mario La Rocca farebbe meglio a dimettersi oggi stesso. E’ una questione di dignità”.

1 commenti
Un pensiero su "Covid-19, bufera su audio del dirigente regionale: convocata commissione sanità"
  1. nonò ha detto:

    NO COMMENT!!!!!!!!!!

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