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Favoreggiamento immigrazione e omicidio: 6 fermi ad Agrigento

Lo sbarco oggetto di indagine si è verificato il 20 gennaio 2022 e ha riguardato 70 migranti

Pubblicato 2 anni fa

La Squadra Mobile di Agrigento guidata dal vicequestore aggiunto Giovanni Minardi, a seguito di un’intensa e articolata attività investigativa svolta all’hotspot di Lampedusa, in sinergia e sotto le direttive della locale Procura, ha eseguito un provvedimento di fermo, nei confronti di sei egiziani gravemente indiziati del reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e di omicidio.

L’indagine trae origine dai numerosissimi sbarchi che continuano incessanti a Lampedusa, nonostante le avverse condizioni meteorologiche tipicamente invernali; peraltro, continuano a svolgersi in un contesto di evidenti difficoltà connesse alla situazione sanitaria, continuamente monitorata all’interno dell’hot spot di Lampedusa. Dagli esiti dell’articolata attività investigativa, che hanno portato al fermo di sei egiziani per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e omicidio, sono emersi precisi e gravi elementi raccolti a carico di sei egiziani, di età compresa tra i 32 e i 40 anni che, in concorso morale e materiale tra loro, in violazione delle norme previste dal testo unico dell’immigrazione clandestina, avevano trasportato nel territorio italiano più di 70 extracomunitari, per i quali veniva poi accertato lo status di stranieri irregolari, conducendoli dalle coste libiche verso le acque territoriali italiane, a bordo di un sovraffollato barcone di circa 10 metri ed esponendoli a grave pericolo di vita.

A loro viene contestato anche il reato di omicidio in quanto, dopo aver costretto alcuni migranti a sistemarsi nella zona motori, nonostante uno di essi avesse manifestato il suo stato di malessere e la volontà di salire in coperta, era stato minacciato e picchiato, nonché costretto a rimanere sottocoperta fino alla morte. L’attività di indagine svolta ha permesso di identificare i membri dell’equipaggio incriminato ricostruendo il ruolo da ciascuno svolto.

Lo sbarco oggetto di indagine si è verificato il 20 gennaio 2022 e ha riguardato 70 migranti di varie nazionalità, prevalentemente bengalesi. I poliziotti della Squadra Mobile, coordinati dalla procura di Agrigento, superate le difficoltà legate sia al timore dei migranti di riferire informazioni circa l’identificazione degli scafisti, che al loro stato psico-fisico messo a dura prova dall’estenuante viaggio, sono riusciti, ancora una volta, a far luce sull’intera vicenda, rendendo giustizia all’ennesima vittima del mare legata al fenomeno migratorio della rotta del mediterraneo centrale. In particolare, oltre al capitano del natante, è stato definito il ruolo di chi si è occupato di rifornire i motori e di chi era demandato al mantenimento dell’ordine a bordo, anche ricorrendo a minacce e percosse. Dopo le formalità di rito, i fermati sono stati posti a disposizione dell’autorità giudiziaria per le dovute convalide e per l’accertamento delle eventuali responsabilità penali.

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